7° app. con la rubrica ''L'arbitro e il mondo del calcio'' curata dal prof. Minervini: ''Esordio di Eugenio Abbattista in Serie A''
Carissimi, disattendendo all’impegno di parlare di regolamento, questa volta, sento
il bisogno di comunicarVi, con orgoglio, sia come Arbitro della Sezione Paolo Poli di
Molfetta, che come cittadino, che un nostro giovane Arbitro e concittadino, ha
diretto il 24 febbraio 2013 la gara di serie “A” Sampdoria/Chievo. Egli, Abbattista
Eugenio, è la più chiara testimonianza non solo dell’efficacia formativa arbitrale
della nostra Sezione, ma, cosa più confortante è che nella nostra comunità ci sono
giovani portatori di valori, non solo tecnici, ma soprattutto etici e morali, senza dei
la quali mete prestigiose non sono raggiungibili. Egli è l’espressione più alta di sano
contesto formativo. In primo luogo la famiglia che l’ ha educato al rispetto dei veri
valori “umani”, in secondo luogo del Suo processo formativo culturale, infine nella
stimolante azione della Sezione. Appare ovvio che la Sua predisposizione non
disgiunta dalla costante applicazione hanno costituito il terreno fertile in cui non
poteva che sbocciare un fiore così bello. Il mio orgoglio deriva dalla testimonianza
concreta della validità di quanto affermato nelle prime comunicazioni quando
sostenni che l’attività arbitrale forma uomini “veri” e cittadini “esemplari”.
Caro Eugenio, Ti ringraziamo perchè dimostri concretamente non solo i Tuoi valori
ma anche dei Tuoi giovani colleghi per i quali costituisci un punto di riferimento e
guida per il Loro futuro non solo come Arbitri ma soprattutto come cittadini. Grazie
infine per quanto farai in futuro perchè sono cero che percorrerai una strada
luminosa costellata di successi arbitrali e nella vita professionale.
26/02/2013
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