4^ puntata - ''Lo yoga classico - 1^ parte''
Lo yoga classico (1^ parte)
Uno dei maggiori testi di riferimento per lo studio dello yoga classico, ed anche il più conosciuto in Occidente, è: “Yogasutra” (Aforismi sullo Yoga) di Patanjali. L’epoca di composizione del testo rappresenta ancora oggi un problema irrisolto. La tradizione attribuisce questo scritto a Patanjali, grammatico, vissuto nel II secolo a.C., ma gli studiosi sono divisi su tale affermazione. Alcuni giungono a proporre il IV e VI secolo d.C., almeno per alcune parti del testo.
Al di là dell’epoca di composizione degli Yogasutra, problema che non ci interessa affrontare in questa sede, il merito dell’autore è di aver sia sistemato e ordinato, in forma scritta, un insieme di pratiche e tecniche esistenti già in precedenza e che in gran parte erano trasmesse oralmente da maestro a discepolo, sia di aver coordinato il materiale filosofico proveniente dalla filosofia Samkhya e Yoga si somigliano molto, entrambi ammettono l’esistenza reale del mondo, il quale si regge su due principi opposti e complementari: Prakriti e Purusha.
Purusha è la coscienza universale ed è assolutamente pura, senza difetti e limitazioni, Prakriti è l’energia universale. Il mondo materiale, secondo la filosofia Samkhya e lo Yoga, ha avuto origine dall’unione di Purusha (coscienza) e Prakriti (energia). Come in chimica dall’unione ad esempio d’idrogeno e ossigeno si ottiene l’acqua, composto completamente diverso dagli elementi originari, allo stesso modo dall’unione di energia (Prakriti) e coscienza (Purusha), elementi immateriali, ha avuto origine il mondo materiale.
L’energia, Prakriti, come si legge negli Yogasutra: ha tre caratteristiche chiamate guna: tamas è un’energia connessa alla staticità, inerzia o alla stabilità, rajas è collegata all’azione, l’attività e sattwa è un’energia equilibrata e armonica. L’energia di Prakriti è alla base del funzionamento del microcosmo e del macrocosmo cioè della dimensione dell’essere umano e dell’universo.
07/04/2013
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