6^ puntata - ''La percezione del colore''
Modi di dire e usi comuni
Attraverso vie sotterranee la storia dei colori entra nei modi di dire: verde speranza, rosso di rabbia, giallo di gelosia… In inglese “essere blu” significa essere triste; in Germania essere ubriaco… in Italia non significa nulla. Si pensi poi all’uso dei colori in determinate situazioni. Il nero per il lutto, il bianco per la liturgia, il viola per la magia… E ancora, l’uso del verde con il significato di “via libera”, del rosso come “stop”.
Pare più che evidente come il linguaggio del colore sia ricco di significati, i colori possono persino costituire “una lingua emozionale che è compresa a livello inconscio”, come di Luscher. Dice inoltre Jacobi: “La simbologia dei colori ha la caratteristica di rendere immediatamente visibile un qualcosa di non razionale”.
Fonte: Riza
La percezione del colore
Il colore che consideriamo è una sensazione perlopiù umana, gli animali infatti vedono in modo differente; hanno occhi sensibili a diverse lunghezze d’onda, per esempio, alcuni insetti sono sensibili agli ultravioletti. La visione cromatica è data dall’interpretazione da parte del cervello dell’assorbimento della luce di determinate lunghezze d’onda da parte dei tre tipi di fotorecettori detti “coni”, concentrati sulla retina dell’occhio umano. Si distinguono tre tipi di coni, che rispondono a tre bande differenti (non a un singolo colore) corrispondenti a determinate lunghezze d’onda (gradazioni di colore). I coni rossi assorbono meglio le lunghezze d’onda più lunghe, i coni verdi quelle intermedie e i coni blu quelle più corte.
L’occhio umano è in grado di percepire solo tre attributi della luce: la tinta, la saturazione e la brillanza. Il colore è la risultante di questi tre attributi. Una luce percepita come avente un certo colore può effettivamente corrispondere a una unica sorgente o a una sovrapposizione con opportune intensità di emissioni a diverse lunghezze d’onda (fenomeno del “metamerismo”). In parole povere, sovrapponendo tre colori primari – rosso, verde e blu – di opportune intensità, è possibile riprodurre qualunque sensazione di colore percepita dall’occhio.
Fonte: Riza
24/04/2013
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