9^ puntata: ''Auto e Tecnologia al volante Così cambierà il viaggio - 1^parte''
Auto e Tecnologia al volante Così cambierà il viaggio - 1^parte
Vetture che parcheggiano da sole o alimentate ad aria Tutti i big al lavoro per la grande rivoluzione digitale
Sono tra noi e nemmeno ce ne accorgiamo. Sono le vetture che guidano da sole, prototipi dei maggiori brand mondiali che sperimentano le tecnologie che vedranno la luce nei prossimi anni. Il progetto più noto, che vede a capo l'ingegnere Sebastian Thrun, direttore del Laboratorio di intelligenza artificiale Stanford, è quello di Google e consiste in una flotta di 10 vetture (Toyota Prius, Audi TT e Lexus 450H), dotate di telecamere, radar e sistemi computerizzati di controllo, che da mesi macinano centinaia di chilometri senza pilota, ma gestite da computer.
Auto fantasma. Se in un primo tempo le vetture robotizzate dovevano avere a bordo un guidatore che potesse intervenire in qualunque istante, già a partire dal maggio del 2012 e solo in Nevada, queste auto possono viaggiare da sole. L'obiettivo dichiarato è quello di produrre nel minor tempo possibile mezzi di trasporto senza guidatori sia ai fini di una maggiore sicurezza (si elimina l'errore umano per evitare gli incidenti), sia per lasciare maggiore libertà alle persone di svolgere altre attività durante i tragitti. Sembrano immagini tratte da film in realtà sono soluzioni che vedranno la luce fra pochi anni. Al progetto partecipano sette case automobilistiche (Audi, Chrysler, Ford, General Motor, Hyundai, Kia e Subaru), come s'è visto al Consumer Electronics Show (Ces) 2013 che si è svolto a gennaio a Las Vegas, la più grande fiera mondiale dell'elettronica di consumo.
Parcheggio facile. Tra futuro e presente sono state presentate soluzioni che entro un quinquennio potranno arrivare sul mercato. La più futuristica è forse quella firmata Audi: l'auto si parcheggia da sola e può essere «chiamata» fuori dal parcheggio direttamente con un clic sull'iPhone. In pratica, basta premere un pulsante dallo smartphone e l'auto esegue le manovre millimetriche per entrare o uscire dai parcheggi senza l'intervento umano. Una versione meno raffinata è già presente su alcuni modelli della Ford che grazie a radar e sensori, eseguono la manovra di parcheggio parallelo in retromarcia. Al guidatore solo il compito di azionare freno e acceleratore. La vettura che si autogestisce è già in pista. Magari grazie a un pilota semi automatico come quello presentato al Ces da Toyota che ha portato alla manifestazione una Lexus Lc600h, capace, grazie a decine di sensori, di far rallentare o far cambiare direzione alla vettura, questa volta guidata da una persona, per evitare collisioni che la macchina prevede e l'autista no.
Fonte: Corriere.
Di Fanti Simone
23/04/2013
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