11^ puntata - ''Regola n° 3: numero dei calciatori''
Riprendendo il ns/ abituale incontro illustrativo degli elementi essenziali del regolamento del gioco calcio, oggi ci occuperemo della regola n. 3 : il numero dei calciatori.
Ogni gara è disputata da due squadre, ciascuna composta da non più di undici calciatori, uno dei quali giocherà da portiere. Nessuna gara potrà iniziare se l’una o l’altra squadra dispone di meno di sette calciatori.
Analizzando il dispositivo regolamentare, nella prima parte è indicato il numero massimo dei calciatori (undici) il che sottintende che si può regolarmente partecipare ad una gara anche con un numero inferiore di calciatori il cui minimo è
stabilito nella seconda parte “non meno di sette”.
A questa norma si è aggiunta la possibilità di eventuali sostituzioni, in gare ufficiali, il cui numero oscilla da un minimo di tre (campionati FIFA , Federazioni Nazionali) ad un massimo di sette.
Da questa opportunità scaturisce l’esigenza di inserire nell’elenco ufficiale dei partecipanti alla gara anche quelli destinati alla panchina (riserve).
Dall’esame dei due limiti : massimo undici, minimo sette, se ne deduce che durante la gara per eventi i più disparati (numero ridotto si titolari presenti, provvedimenti disciplinari, ecc…) il numero dei calciatori sul terreno di gioco può variare. Infatti se la gara inizia con un numero ridotto (meno di undici), i ritardatari (dopo identificazione) possono partecipare alla gara. Così come se la gara inizia con il numero massimo (undici) detto numero può ridursi o per fatti accidentali, infortuni, in assenza di riserve o per provvedimento disciplinare (espulsione) che non prevede alcuna possibilità di reintegro numerico con un calciatore di riserva.
Elemento caratteristico ai fini della ufficialità della partecipazione alla gara è il momento della identificazione, da parte dell’Arbitro, dei partecipanti alla gara (calciatori titolari, riserve, dirigenti e tecnici ammessi in campo) che viene resa documentale (in duplice copia) in un elenco che dopo opportuno controllo da parte dell’Arbitro assume l’ufficialità richiesta con la Sua firma sugli stessi che saranno consegnati, alle squadre (l’elenco della squadra A sarà consegnato, alla fine della gara alla squadra B, e viceversa) l’altra copia sarà allegata dall’Arbitro al
Referto di Gara.
L’identificazione consiste nel rilevare la corrispondenza della foto impressa sul cartellino federale, in mancanza della corrispondenza fra un documento ufficiale di identità ed il nome presente sul tabulato ufficiale.
Sulla base di quanto di quanto su esposto si giustifica la regolamentazione della “sostituzione di un calciatore” che deve avvenire con modalità ben definita nei tempi: per primo deve uscire il calciatore da sostituire (può avvenire da qualsiasi parte del terreno di gioco), successivamente deve entrate (dopo adeguato controllo : vedi regola 4) dalla linea mediana del terreno di gioco. Detta tempistica soddisfa la prima parte della regola “non più di undici calciatori”, altrimenti s’incorrerebbe un una condotta non regolamentare. Questa regola che sembra facile e non sempre degna di approfondimento e di vero studio è di estrema importanza. E’ sufficiente sottolineare la parola “ufficialita”.
Un errore in questa fase può originare problemi di validità della gara. Ancora una volta sento l’esigenza di ricordare come la forma diventa sostanza e che in un compito così importante e delicato quale quello della funzione Arbitrale
non è consentito il ben che minimo di superficialità.
A cura del prof. Mauro Minervini
23/04/2013
|