4^ puntata - ''La casa non si vende più. Nel Mezzogiorno transazioni in calo del 27% - 2^ parte''
4^ puntata - ''La casa non si vende più. Nel Mezzogiorno transazioni in calo del 27% - 2^ parte''
Al crollo del mercato immobiliare non sfuggono le metropoli. “Nelle maggiori otto città italiana per popolazione, la flessione delle compravendite di abitazioni registrata nel IV trimestre 2012 è in linea con il dato nazionale. Con 19.640 transazioni, infatti, si registra complessivamente un tasso tendenziale negativo pari al 25,2%”. Entrando nel dettaglio, nel quarto trimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, “si riducono di circa un terzo i mercati di Firenze: -33,5%; Genova: -33,4% e Torino: -31,2%”. Cali elevati, superiori al 25%, si registrano nelle altre realtà metropolitane”. Con “l’unica eccezione di Napoli, che dopo tre trimestri di cali mostra un segnale di decisa crescita: +19,1%”. Quest’ultimo dato, secondo l’Omi, “è da porre in relazione con la consistente dismissione del patrimonio immobiliare pubblico del comune di Napoli avvenuta nel corso del 2012”. Restando alle metropoli, ma guardando all’intero anno, il risultato del mercato delle abitazioni nel 2012, rispetto al 2011, è stato nel complesso negativo, con punte di flessioni nelle città di Palermo, Genova e Firenze che perdono circa il 26% delle transizioni annue. Il calo più contenuto si registra all’ombra del Vesuvio, dove il saldo annuale risulta, pari al -0,8%.
La frenata del mercato “è ancora più evidente nei comuni della provincia” delle principali città dove il mercato delle abitazioni presenta complessivamente, sempre nel quarto trimestre del 2012, “una discesa del 31,5%”. Spiccano il tasso negativo dei comuni della provincia di Roma, che perdono quasi il 40% degli scambi, e le flessioni registrate nel genovese (-33,3%) e nell’area meneghina (-32,4%). Non sfugge al trend neppure la provincia di Napoli, anche se con tasso di decrescita inferiore: -20% circa.
Tra le dodici grandi città nel II semestre 2012 le quotazioni medie più elevate, oltre 3.000 euro al metro quadrato, si registrano a Bologna, Roma e Firenze seguite a breve distanza da Milano. Nelle due grandi città siciliane, Palermo e Catania, il dato più basso. Rispetto al semestre precedente si riscontrano cali delle quotazioni medie ovunque con l’unica eccezione del lieve aumento riscontrato a Verona. Catania, Palermo e Genova presentano le flessioni maggiori; più lievi sono stati i cali nelle città di Roma, -0,9%, Milano, -0,6%, e Venezia, -0,4%. A Bari e Napoli il riscontro è pari, rispettivamente, a -1,1% e -1,5%.
Fonte: Mezzogiorno economia
14/05/2013
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