10^ puntata - ''La pianificazione nella vita dell'individuo - 2^ parte''
LA PIANIFICAZIONE NELLA VITA DELL’INDIVIDUO - 2^ parte
E' importante nel processo di crescita e di affermazione dell’individuo che la pianificazione della propria vita diventi consapevole e razionale.
Per progettare il proprio sviluppo con cosciente razionalità bisogna individuare quattro momenti fondamentali, tra di loro connessi in stretta sequenza logica, in modo da garantirsi l’identificazione di scelte chiare ed assicurarsi decisioni valide anche per problemi complessi. Questi quattro momenti possono essere così sintetizzati:
- La previsione, cioè la formalizzazione di uno scenario delle attività che dovranno essere realizzate, o semplicemente l’individuazione di quei risultati che saranno raggiunti nel campo esplorato al tempo stabilito;
- La valutazione e la decisione, cioè l’impostazione di un preciso piano di azione nel quale siano fissati gli obiettivi che si dovranno raggiungere e precisare le fasi e i tempi di esecuzione, secondo una programmazione integrata di tutte le attività dell’individuo;
- L’attuazione, cioè la realizzazione di quanto previsto dal programma tracciato, rispettandone sia l’aspetto tecnico che quello economico;
- Il controllo, cioè la verifica che i risultati conseguiti siano conformi agli obiettivi prefissati in base alle previsioni fatte.
Il momento più delicato è quello della previsione dato che in base ad essa può mutare completamente l’impostazione della vita di un individuo. Si può infatti affermare che la previsione sia nata proprio per dare maggiore certezza allo sviluppo delle iniziative individuali. Se devono prevedere, per un determinato progetto, tutti gli sviluppi ipotizzabili che al presente sembrano possibili. Ed è necessario, perciò, non solo stabilire che un certo evento potrà verificarsi ad una certa data, ma soprattutto stabilire:
- I legami che connettono quella realizzazione al presente;
- Il grado di realizzabilità di ciascuno di essi.
In particolare, per certe previsioni quantitative, è il processo di sviluppo stesso, che viene ipotizzato. Questo è il caso delle esplorazioni di tendenza, la cui ipotesi è più o meno la seguente: supporre che domani sarà diverso da oggi, come oggi è diverso da ieri.
Lo studio delle previsioni deve quindi permettere di determinare un “modello generatore”, cioè un modello logico tale che si adatti bene al passato e che possa generare validi dati per il futuro.
In funzione dell’arco di tempo che si vuole esplorare sono possibili vari modelli di previsione, che si possono inquadrare in due grandi categorie: i modelli di tipo intuitivo e i modelli di tipo analitico.
I primi sono stati creati per esplorare futuri abbastanza lontani per i quali non ha significato la estrapolazione del passato. Infatti il modello di tipo intuitivo, basandosi esclusivamente su dati non verificabili, non trae vantaggi dall’analisi di eventi passati poichè essi, alla luce dei fatti presenti, non hanno acquisito un grado di consistenza tale da poterne prevedere uno sviluppo futuro. I secondi invece sono stati studiati per previsioni a medio e a breve termine per le quali la serie dei dati storici è tale da assicurare un sufficiente grado di attendibilità alle previsioni ottenute mediante particolari tecniche di estrapolazione.
02/06/2013
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