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16^ puntata - ''Risarcimento per l'irragionevole durata del processo. Qual'è il rimedio ai ritardi della giustizia''
IL RISARCIMENTO PER L'IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO.
QUAL E' IL RIMEDIO AI RITARDI DELLA GIUSTIZIA?
Frequentemente dei procedimenti sanzionatori da parte della Comunità Europea.
Negli anni, questo stato di cose ha generato una sensibilità nazionale che ha indotto il legislatore ad introdurre una disciplina che costituisce sia un deterrente contro i ritardi della macchina processuale sia una tutela per il cittadino che ne rimane vittima.
Tale normativa (nota come Legge Pinto, dal nome del suo estensore) è vigente fin dal 24 marzo 2001 e introduce il diritto ad ottenere un risarcimento per coloro che subiscano danni (patrimoniali e non) a causa della violazione della "Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali".
Ciò in presenza di tre requisiti:
1. la non ragionevole durata del processo;
2. l'esistenza di un danno conseguente;
3.l'esistenza di un nesso causa-effetto fra durata del processo e danno cagionato.
Per tutte le attività processuali inerenti la richiesta risarcitoria devi sapere che la parte richiedente può essere assistita dal Patrocinio a spese dello Stato: in presenza dei requisiti reddituali e soggettivi puoi chiedere di essere ammesso alla nomina di un avvocato abilitato che verrà pagato integralmente dallo Stato.
Prima di iniziare il Tuo procedimento per richiesta d'indennizzo ex "Legge Pinto", verifica se rientri nelle condizioni di ammissione al gratuito patrocinio.
L'individuazione degli ambiti temporali il cui superamento determina l'applicazione del regime sanzionatorio previsto dalla "Legge Pinto" fa oggi riferimento a dei parametri fissi.
11/06/2013
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Rubrica legale a cura dell'avv. Mariano Caputo |
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