In una delle precedenti puntate (la sesta, per la precisione) vi ho parlato dell’Aloe. Si tratta di una pianta comprendente circa 400 specie, ma solo qualche decina viene coltivata a scopo ornamentale e solo 2 o 3 specie sono utilizzate a scopo erboristico. Di quest’ultimo aspetto diedi qualche cenno proprio nella puntata a cui ho fatto riferimento. Le varie specie di Aloe sono originarie, in massima parte, del Sudafrica ma crescono bene anche da noi, purchè siano esposte al sole e non abbiano un eccesso di acqua soprattutto nel periodo invernale. Il principale nemico dell’Aloe (così come delle cosiddette “piante grasse”) è l’abbinamento acqua-freddo. In queste condizioni, soprattutto se prolungate, le piante marciscono in maniera irreparabile. Talvolta è necessario il cosiddetto “ricovero invernale” (vedi foto), ossia le piante vanno tenute sotto una protezione che, nella stagione fredda, le preservi dalla pioggia e dalla neve. Un interessante tentativo di acclimatamento di queste piante sudafricane si ha, ad esempio nella città di Molfetta e precisamente nell’area verde denominata appunto “Giardino delle Aloe” che si trova alle spalle di Piazza Municipio e che vi invito a visitare. Si tratta di uno spazio verde molto bello, originale ed appartato, forse poco conosciuto dagli stessi cittadini Molfettesi (anche perchè è raro trovarlo aperto al pubblico). Anzi è auspicabile che si proceda ad un suo riutilizzo da parte dei cittadini che lo preserverebbe anche dagli atti di vandalismo che purtroppo si sono verificati in questi anni. Si tratta di un giardino pubblico la cui storia e le cui caratteristiche meritano di essere conosciute. Ne riparleremo in una prossima puntata.
Prof Rocco Chiapperini

18/06/2013