9^ puntata - ''Usiamo le parole che ci appartengono e riscopriamo il valore terapeutico del silenzio - 1^ parte''
USIAMO LE PAROLE CHE CI APPARTENGONO E RISCOPRIAMO IL VALORE TERAPEUTICO DEL SILENZIO - 1^ parte
Proviamo allora a cambiare il nostro stile di linguaggio e di comunicazione.
1. Riduciamo il numero delle parole. Innanzitutto, impariamo a pronunciare i suoni giusti e un numero ridotto di parole, solo quelle che ci servono per esprimerci in modo adatto a noi, alle nostre reali esigenze. Domandiamoci, per esempio, se stiamo usando le parole appropriate per manifestare le nostre emozioni, se parliamo per abitudine, se ripetiamo sempre le stesse parole come intercalare nel discorso… Consideriamo tutte queste variabili e verifichiamo come potremmo comunicare in maniera diversa e più naturale.
2. Utilizziamo solo i “nostri” suoni. Smettiamo di adattarci a modelli standard di perfezione e di successo, e di pronunciare parole inutili, sterili o dannose giusto per riempire lo spazio tra noi e il nostro interlocutore: ritroviamo in noi stessi i “nostri” suoni e facciamoli affiorare all’esterno nel modo più spontaneo possibile. Ogni nostra parola, infatti, è come un vettore energetico, una freccia diretta al bersaglio: più la appesantiamo con premesse, precisazioni, sinonimi, e più la rallentiamo, distogliendola dalla sua naturale traiettoria.
Di Vittorio Caprioglio
29/06/2013
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo