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Sintesi Piano Operativo della Protezione Civile

Sintesi Piano Operativo della Protezione Civile


DOCUMENTO DI SINTESI

La Protezione Civile è “l’insieme coordinato delle attività volte a fronteggiare eventi straordinari che non possono essere affrontati da singole forze ordinarie”.
Il ruolo svolto dalla Provincia nella tutela dell’incolumità delle persone e dei beni e nella salvaguardia dell’ambiente, quale principale obiettivo dell’attività di protezione civile, ha ottenuto una maggiore importanza ed un notevole rafforzamento nel quadro delle vigenti disposizioni normative. Infatti, il quadro normativo nazionale in ambito di Protezione Civile individua e distingue, sulla base della tipologia di evento, i compiti delle Amministrazioni. In particolare l’art. 3 della L.225.92, così come modificata ed integrata dal D.L. n. 59 del 15 maggio 2012, convertito in L. n.100 del 12 luglio 2012 accanto alle attività di previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni e superamento dell’emergenza specifica meglio come ulteriori attività necessarie ed indifferibili anche quelle volte al contrasto dell’emergenza e alla mitigazione del rischio. Compito delle amministrazioni competenti è il provvedimento alle attività di protezione civile nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Con il D.Lgs n.112 del 31 marzo 1998 sono state attribuite alle Province le funzioni relative a:
1. attuazione, in ambito provinciale, delle attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabilite dai programmi e piani regionali, con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi;
2. predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali;
3. vigilanza sulla predisposizione da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in caso di eventi calamitosi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b) della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

E’ compito delle Province la rilevazione, la raccolta e l’elaborazione dei dati interessanti la Protezione Civile, ovvero dei dati relativi al territorio e ai rischi ad esso connessi, la predisposizione dei programmi provinciali di previsione e prevenzione e la loro realizzazione, in armonia con i programmi nazionali e regionali.

Le Province, pertanto, sono chiamate alla stesura di un Piano Provinciale di Protezione Civile.

Il Documento realizzato per la Provincia di Barletta-Andria-Trani, in armonia con la legislazione nazionale e regionale in materia di Protezione Civile di carattere Provinciale, definisce le LINEE GUIDA da attuare per la conoscenza del territorio provinciale di BARLETTA ANDRIA TRANI, dei rischi ad esso connessi e per la successiva fase valutativa delle procedure da attuare in condizioni di emergenza.


Il Documento risulta composto dalle seguenti parti:

1. il PROGRAMMA DI PREVISIONE E PREVENZIONE, che contempla tutte le attività di ricerca e di studio afferenti sia alla fase preventiva, intesa quale conoscenza dei rischi che insistono sul proprio territorio provinciale, sia alla fase di prevenzione, ovvero all’insieme delle attività destinate alla mitigazione dei rischi stessi.
In particolare è stata eseguita un’analisi del territorio provinciale, con particolare riferimento al profilo fisico-territoriale, ai Comuni facenti parte della Provincia, ai dati di popolazione, al clima, al sistema dei trasporti e delle infrastrutture di servizi.
Nell’ambito della medesima sezione di piano è stata condotta un’analisi dei rischi potenziali del territorio provinciale, con particolare riferimento a:
a. Rischio Idrogeologico
b. Piovaschi violenti
c. Rischio Incendi Boschivi
d. Rischio Sismico
e. Altri rischi
f. Crisi Energetica
g. Interruzione Rifornimento Idrico
h. Alte e Basse Temperature
i. Rischi di Inquinamento Ambientale
j. Emergenze legate alla vita sociale della popolazione
k. Emergenze Sanitarie

2. il DOCUMENTO DI PIANO, contenente i modelli di intervento per la gestione delle emergenze, differenziati sulla base delle diverse tipologie di evento per ciascun rischio preso in esame, riporta le procedure di intervento in emergenza, distinguendo il ruolo delle diverse Amministrazioni Pubbliche, chiamate, a vario titolo, a fornire il proprio supporto operativo.

3. CARTOGRAFIA DI SUPPORTO in opportuna scala;

Le Provincia è, altresì, chiamata a verificare la compatibilità dei piani comunali e intercomunali di emergenza, coordinando e svolgendo, d’intesa con gli Enti locali e la Regione, le attività di formazione dei volontari e dei gruppi di protezione civile.

Per rispondere a queste esigenze la Provincia ha predisposto le strutture tecnico-amministrative, gli organi di consulenza, i mezzi, le attrezzature e le risorse per concorrere alle attività di protezione civile e per esercitare la funzione di coordinamento in caso di emergenze di rilevanza provinciale.

Il Comitato Provinciale di Protezione Civile, con funzioni previsionali e programmatori, e l’Ufficio Provinciale di Protezione Civile, con compiti di organizzazione delle attività di previsione e prevenzione, rappresentano le strutture tecnico-amministrative, quali braccia operative del sistema provinciale di Protezione Civile, che, in sinergia con altre istituzioni, potranno assicurare scelte rapide e responsabili per interventi efficaci.

I Comuni, in particolare, provvederanno a dare attuazione alle direttive contenute nel Piano Provinciale di Protezione Civile, coordinandole con la propria pianificazione di emergenza.

Per sua natura, il piano di emergenza provinciale si presenta anche come uno strumento in continuo aggiornamento.

Nel corso del tempo, infatti, si possono manifestare la necessità di modificare alcune ipotesi di rischio, si può modificare il territorio di una provincia dinamica e in continua evoluzione, si possono modificare, infine, i numeri e le caratteristiche delle strutture operative all’interno del sistema di protezione civile.

La Provincia di Barletta-Andria-Trani è caratterizzata dalla presenza di rischi di origine naturale e antropica. Questo fatto deve essere da stimolo per le istituzioni deputate affinchè nasca e cresca una cultura della responsabilità e della sicurezza, indispensabile per dare alle popolazioni una risposta seria sui temi dell’incolumità collettiva.

Le molte emergenze di questi ultimi anni, grandi o limitate, hanno insegnato che lo studio e l’attività di pianificazione non sono elementi trascurabili ma risultano fondamentali.


13/07/2013
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