12^ puntata - ''DIVAGAZIONI DI… POLIZIA GIUDIZIARIA (ovvero: “Che s’ava fà pe’ campà) - 3^ parte''
DIVAGAZIONI DI… POLIZIA GIUDIZIARIA (ovvero: “Che s’ava fà pe’ campà) - 3^ parte
Terzo episodio. “Don Pasquale” scorge il catturando in un bar nel quale stazionano altri suoi degni compari. È solo, ma l’occasione è propizia. Val la pena di tentare il colpo gobbo.
Si avvicina al gruppo dei compari ed invita perentoriamente uno dei componenti (che non è il suo uomo) a seguirlo in caserma per indagini in ordine ad un furto. Quegli rifiuta secco, protestandosi innocente ed assumendo atteggiamento guardingo e minaccioso. Venditti però lo incalza, lo pressa sempre più da vicino, lo afferra per un braccio, lo scuote con decisione. L’altro naturalmente sbraita e resiste. Sta per sorgere una colluttazione.
A questo punto il maresciallo si stacca dall’antagonista e fa un cenno di richiamo al catturando, rimasto incuriosito in disparte.
- Senti, fammi un piacere; corri un momento in caserma ed avverti che mi trovo nei guai; fa venire subito qualcuno!
“Don Pasquale” ha un innegabile ascendente sulla malavita. Il favore richiesto è antipatico, ma è meglio farglielo. Sia pure a malincuore, il povero catturando si avvia verso la caserma.
Mentre è in viaggio, la colluttazione nel bar cessa per incanto: il maresciallo ha ben altro cui pensare. L’innocente accusato viene… assolto con formula piena seduta stante, fra la generale meraviglia. Parte invece, rapida e micidiale, la solita telefonata al n. 41010: “Ragazzi, attenzione, il pollo arriva con le sue gambe!”.
Un altro mandato di cattura eseguito, la “circolazione” si sfoltisce un po’, si respira un po’ d’aria migliore, fino… alla prossima amnistia. Venditti sorride, con quel suo sorriso intelligente e bonario. Lui si rende conto (come noi) che la lotta alla delinquenza è come l’arte dei pazzi: tu ti affanni a metterli dentro, altri a liberarli. Ma il suo mestiere è quello, e preferisce farlo senza ricorrere ai mezzi forti, come una dama, spesso circondata dalle sue… ancelle che rispondono ai nomi di Porzano, Muia e Cezza, gli altri componenti della Squadra di P.G. dei Carabinieri di Trani. Sono quattro… gatti che valgono per dieci e che riscuotono rispetto e simpatia da parte di tutti, anche dei delinquenti che non possono certo criticare il costante impegno nell’adempimento del difficile dovere.
Ed è proprio pensando a questo duro e pericoloso lavoro che un velo di sconforto scende in te, quando ti accorgi che, in ben più alto loco, altra gente non dorme per studiare il motivo su cui basare la prossima richiesta o concessione di amnistia e di indulto. Provvedimenti questi che, ben lungi dal risolvere la cosiddetta “crisi” della Giustizia, servono soltanto a disfare di colpo la tela che Autorità Giudiziaria e Forze di Polizia ogni giorno pazientemente e faticosamente tessono.
Ma il maresciallo Venditti non si culla in quel rispetto e studia di notte il prossimo stratagemma per fare correre con le loro gambe verso il turrito maniero i futuri… clienti. Veramente è il caso di dire “Che s’ava fà pe’ campà!”.
Dr. Antonio Maralfa
Sostituto Procuratore della Repubblica
08/07/2013
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