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CARITAS - La forte crisi in atto non tollera sperperi nelle feste patronali
La forte crisi in atto non tollera sperperi nelle feste patronali
Appello della Caritas di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi ai Parroci, ai Comitati Feste Patronali e ai cittadini di buona volontà.
Nel primo semestre 2013 erogati contributi per quasi tutto l'importo dell'intero 2012.
In questi giorni il Direttore della Caritas diocesana don Francesco de Lucia, insieme a tutti i volontari operanti nei quattro centro Caritas cittadini, hanno inviato una lettera ai Parroci e ai Comitati Feste Patronali per richiamare e sollecitare un'attenta riflessione nella programmazione delle feste patronali.
L'allarme è provocato dall’ondata di richieste d’aiuto alla Caritas, presente capillarmente sul territorio (anche in estate) che in questi ultimi mesi si fanno sempre più complicate: la perdita di lavoro e la stagnazione della crisi hanno portato diverse famiglie a prosciugare i propri risparmi, attingendo ai parenti e indebitandosi, con palpabile vergogna nell'atto di chiedere aiuto.
Se nell’anno scorso si rivolgevano alla Caritas persone con 2 fitti d’arretrato o una bolletta in scadenza, adesso i fitti son diventati 6, accompagnati da lettere di diffida degli avvocati, ingiunzioni di sfratto e le bollette non pagate sono quelle già scadute e rateizzate.
Di fronte a questi disagi economici, che si accompagnano a disagi psicologici per difficoltà relazionali e crollo di ogni tipo di speranza, nessuno può rimanere indifferente.
E a dimostrare quanto detto, se fosse necessario, la Caritas ha riportato gli importi erogati sottoforma di sussidi alle famiglie che, nel primo semestre 2013, sfiorano già quasi tutta la cifra impegnata nell’intero 2012:
Molfetta: € 18.000 euro (primo semestre 2013) - € 18.000 intero 2012
Ruvo: € 7.380,00 (primo semestre 2013) - € 10.570,00 intero 2012;
Giovinazzo: € 9.200,00 (primo semestre 2013) - € 10.570,00 intero 2012.
Terlizzi: € 13.000,00 (primo semestre 2013) - € 20.000,00 intero 2012.
Molti interventi vengono fatti in accordo con le parrocchie che contribuiscono per la loro parte e con il Comune che, per quanto conceda sussidi, di fatto non è in grado di risolvere alla radice le richieste di aiuto.
La Caritas quindi chiede a tutti e a ciascuno di individuare ulteriori scelte di sobrietà e solidarietà, soprattutto nell’organizzazione delle imminenti feste religiose patronali, per dare spazio ad opere di misericordia.
L'appello è quindi rivolto a quanti si occupano di organizzare qualsiasi tipo di evento, specialmente quelli a sfondo religioso, perchè si evitino sperperi di denaro e, le eventuali economie, siano destinate ad alimentare il fondo Caritas perchè si possa in qualche modo continuare ad aiutare le famiglie anche nei prossimi mesi.
Lo chiedono i poveri e forse tutti quei credenti che aspettano di essere convertiti dalle nostre scelte, coerenti con il Vangelo.
10/07/2013
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