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1^ puntata - ''L’Arte Informale Oggi''

1^ puntata - ''L’Arte Informale Oggi''


Quando si parla di arte informale e’ parlare di un miscuglio di principali tematiche delle avanguardie storiche. I vari artisti informali perseguono itinerari e scelte divergenti tra loro ma fondamentalmente ispirati dai grandi lavori del passato collegandoli a quelli dei nostri giorni. Quindi l’artista informale odierno racchiude in se’ una capacita’ di larga espressione, sintetizzando passato e presente in un solo pezzo d’ arte. L’idea rivoluzionaria di rifiuto di ogni forma logica e’ sintesi di espressione provocatoria ed ironica che paradossalmente si amalgama con tecniche e materiale d’arte tradizionale. L'arte informale ha radici storiche del dopoguerra, ramificatosi nell'arte espressionista (Willem de Kooning), concettuale dei Dada (Marchel Duchamp), e surreale (Max Ernst).
Per quanto riguarda l’influenza dell' espressionismo astratto, sceglierei tra gli artisti moderni e contemporanei, uno di vecchio stampo, Jackson Pollock; infatti e’ colui che ha dato piu' importanza al gesto, all'azione, all'esecuzione del pezzo d'arte e meno all'estetica o al colore che applicava sulla tela stesa sul pavimento. Jackson Pollock e’ sinonimo di energia.
Tra gli artisti contemporanei, Franz West e’ artefice di tutte le ambiguita’ che riesce ad amalgamare con ogni sorta di materiale. Quando si nomina Franz West si parla di “dèjà vu.” Ammirare la sua arte e’ come ammirare i resti di un palazzo in frane senza tempo e spazio; senza storia da cui trarne ispirazione. L’essenza di arte povera usata dall’artista e’ sostanzialmente povera di estetica e creativita’ che non lascia spazio all’immaginazione dell’osservatore.
Io credo che l'arte stia prendendo una di quelle brutte pieghe che porta alla distruzione dell'arte stessa. Se Jackson Pollock riusciva a dare un valore simbolico alle sue gesta mentre energicamente lasciava sgocciolare i vari colori dai barattoli o pennelli sulla tela orizzontale, West non fa altro che distruggere non solo la parte estetica dell'oggetto esposto ma a non dare nessun senso di immaginazione e del gesto e del significato dell'oggetto stesso. Quindi il pezzo rappresentato e’ figura statica ed obsoleto.
L’ arte informale di West, assieme a molti altri che si definiscono artisti e che producono il non-prodotto, comunemente chiamato "Anti-Arte," sarebbe il caso che restino fuori dal mondo dell' arte perche' ovviamente si rischia di essere in conflitto con se stessi e controproducente per l’ arte in se’ che e’ espressione di creativita’, idea ed energia. Quindi fare dell' Anti-Arte vuol dire non produrla affatto!
Infatti, se un pezzo di rottame viene esibito in una galleria come un pezzo d'arte, non significa che l'oggetto esposto sia in effetti un opera d'arte. Purtroppo, l'osservatore di oggi, tende ad identificare l'oggetto come “Arte” per il semplice motivo per cui il materiale esposto si trovi in un contesto riservato all'arte.
Quindi l'osservatore, si auto-condiziona solo perche' si trova in un ambiente in cui non puo' negare il motivo per cui l'oggetto esposto si trovi li'. Infine, l'osservatore, giustifica la presenza di quell'oggetto equivalente ad un opera d'arte solo perche' si trova in galleria ma non perche' ha in effetti un valore artistico.
Promuovere la Non-Arte e' infine un bluff, un’ invenzione creata dai galleristi e dagli affaristi in campo artistico. Diciamo la verita' la nuova generazione di artisti sta perdendo il senso della fantasia, della creativita' perche' ormai in passato tutto e' gia' stato esplorato e resta molto poco da sperimentare per i nuovi arrivati nelle scuole d'arte di questa societa' contemporanea. Gli artisti del passato fino al periodo del post modernismo hanno fatto di tutto ed agli artisti di oggi non resta che delle briciole. Ecco perche’, il vero significato di “Arte” che racchiude tutti i significati piu’ ovvi, con l’ arte informale non sono piu’ ovvi. Infatti, le immagini piu’ familiari ai nostri occhi, subiscono una trasformazione totale, fino ad arrivare all’ astrattismo piu’ disperato ed insulso. Credo che il valore dell’ arte e' stato interpretato in modo errato da alcuni artisti informali, abili a prendersi gioco di un pubblico che resta incantato ma non sorpreso o addirittura paralizzato, davanti a tutto cio' che gli si propone.


14/07/2013
''Punti di Vista'' di Vito Giancaspro