UNA MATTINATA “STUPEFACENTE “ CON L’ A.P.P.
UNA MATTINATA “STUPEFACENTE “ CON L’ A.P.P.
Il quinto appuntamento culturale promosso dall’ Associazione Pizzaioli Professionisti e denominato “ La canapa in pizzeria”, è stata l’ occasione per sfatare tanti luoghi comuni e fare una corretta informazione relativamente alla pianta della canapa e ai suoi usi in vari campi. A Conversano in provincia di Bari ha sede CanaPuglia,un progetto nato grazie al Bando “ Principi Attivi” e partito nel 2011 che ha permesso di far conoscere a più livelli: culturale, imprenditoriale, istituzionale,l’ importanza di coltivare la canapa e promuovere i frutti. Una numerosa delegazione dell’ A.P.P., capitanata dal presidente Luigi Stamerra, dal direttore Giovanni Giorgio, dal vice direttore Giuseppe Petruzzella e dal segretario Alessandro Pastroressa ha incontrato il presidente di CanaPuglia Claudio Natile per conoscere meglio questa pianta spesso demonizzata e non a giusta ragione, dalle mille virtù, spesso sottovalutate su cui si abbattano tanti pregiudizi che non ne hanno permesso il suo utilizzo e diffusione. La canapa è una pianta millenaria, coltivata fino agli inizi del ‘900, in grado di sostituire le materie prime di origine fossile, mineraria e dunque non rinnovabili. Costituisce quindi una importante alternativa per il Pianeta; l’ Italia era il secondo Paese produttore negli anni ’40 e il primo per qualità del prodotto. Si possono produrre circa 25mila prodotti con la canapa, ha spiegato il presidente durante la conversazione con i soci dell’ A.P.P. che vanno dai tessuti alle corde, da quelli per la cancelleria all’ edilizia, dall’ olio per il diesel a usi farmaceutici, da prodotti chimici a quelli per uso alimentare, nello specifico la farina da adoperare in pizzeria. Durante la visita alla sede di CanaPuglia i pizzaioli hanno potuto visionare una parte dei prodotti realizzati con questa pianta: medicinali usati per curare epilessia e altre patologie del dolore, l’ olio non ad uso alimentare, borse,sacche,teli, indumenti naturali,scarpe,materiale per cancelleria, quaderni e fogli di carta, il tutto a basso impatto ambientale ,rispettando la natura. Negli anni trenta fu osteggiata palesemente la sua coltivazione perchè andava contro le multinazionali chimiche e del petrolio, oggi, anche grazie a questo progetto la si sta riscoprendo e rivalutando. La canapa è stata in negativo abbinata alla marijuana,ma da una più approfondita conoscenza sappiamo che la sua coltivazione è a basso impatto ambientale, non richiede uso di pesticidi e prodotti chimici; si distruggono meno boschi per produrre la carta; il suo fiore viene usato in farmacia come prodotto naturale. Fra le novità va segnalato l’ utilizzo della canapa per produrre la birra,la prima in Italia.Anche il seme contiene oli ricchi di sostanze salutari per il nostro organismo,acidi grassi essenziali e la farina che viene adoperata in pizzeria e che sta conquistando un numero sempre crescente di estimatori, è ricca di fibre. La canapa muove anche una notevole economia grazie a prodotti nati nella nostra terra , trasformati in Puglia e commercializzati fuori dai confini regionali. Ultimamente, invece di importare il seme dalla Francia, come è avvenuto fino ad ora e che ne deteneva il monopolio, si sta cercando di recuperare una varietà meridionale che si credeva scomparsa, diventando autonomi quindi anche dal punto di vista della semina. CanaPuglia partecipa a un tavolo tecnico presso il Ministero dell’ Agricoltura e gode dell’ appoggio della regione Puglia. Molto orgoglioso il presidente ha mostrato al pubblico interessato e curioso degli aderenti all’ Associazione Pizzaioli Professionisti, una grande pianta della prima semina risalente al 2011. La canapa inoltre migliora il terreno in cui cresce, arricchendolo e producendo azoto, non ha bisogno di essere trattata con pesticidi anzi contribuisce a depurare l’ ambiente da CO2, l’ anidride carbonica. Inizialmente questo progetto fu osteggiato, si susseguirono i controlli di tutte le forze dell’ ordine anche perchè mancava l’ informazione in merito. Ora vi è più consapevolezza, si segue un iter predeterminato e si sono acquisite più informazioni che hanno sfatato il mito canapa = marijuana. Nella canapa coltivata infatti il principio attivo, il THC, che la distingue da quella utilizzata come stupefacente non deve superare la soglia dello 0,2, imposto dalla Francia che detta legge in materia. Il valore cambia a seconda del clima: in Spagna e in Italia, essendo Paesi più caldi dovrebbe essere dell’ 1%. A conclusione dell’ interessante intervento, il numeroso gruppo ha lasciato la sede di CanaPuglia per trasferirsi nelle campagne di Conversano dove 2 ettari, pari a ventimila metri quadri, di terreno sono adibiti coltivazione della canapa che viene seminata entro maggio e raggiunge il massimo dello sviluppo a settembre, quando viene raccolta. Il campo produce venti tonnellate di materia secca, 5 quintali di semi, e abbatte 4 tonnellate di CO2 che si sviluppano nell’ atmosfera. Grande curiosità ha suscitato la visita al campo, con queste piante erbacee alte addirittura oltre tre metri, con foglie palmate e ruvide. Una grande distesa dal verde intenso in cui si sono inoltrati i numerosi pizzaioli con le loro divise bianche che facevano contrasto con l’ ambiente naturale circostante sotto il sole cocente di luglio. A questo punto ha preso la parola il presidente Luigi Stamerra, attorniato dal direttivo che ha tenuto una relazione sul campo su: “ La canapa in pizzeria” spiegando che il progetto affonda le radici lontano, ma che non c’ erano ancora le condizioni e la squadra per proporlo. Il presidente aveva conosciuto l’ utilizzo della canapa ai fini alimentari in Emilia Romagna, ma solo dopo studi, esperimenti per quanto riguarda la cottura, le modalità di impasto, ha deciso di dar seguito al progetto supportato da tutta l’ A.P.P.. Nel bel mezzo del campo di canapa poi il direttivo ha prima premiato i due pizzaioli del mese: per giugno Francesco Scisci di Monopoli e per luglio Gianluca Rotondo di Foggia, autore della torta al Pizza Show di Modugno; poi dal presidente sono stati consegnati i diplomi che abilitano all’ insegnamento delle tecniche teorico- pratiche per pizzaiolo ai nuovi istruttori che saranno seguiti inizialmente dai tutor che potranno consigliarli e guidarli nella professione: Rosa Carione, unica donna e una delle leader di Lady PizzaNews, Michele De Simone, Leonardo Di Vincenzo, mentre sono stati abilitati istruttori e referenti per le altre regioni , dopo aver fatto tutto il percorso e quindi pronti a formare le nuove leve: Francesco Sisca e Fabio Meringolo (Calabria), Angelo Ferente ( Abruzzo), Michele Pinto che gestirà la Scuola Alberghiera di Fasano, Giudo Nardi ( Marche), Giuseppe Politi, Donatello Cordella e Michele Tarantino ( Puglia) e Vito Antonio Maggi . Infine sono stati consegnati i diplomi di fine corso ai nuovi pizzaioli : Flavio Comis e Leonardo Zizzi. L’ A.P.P. sta quindi allargando sempre più i suoi confini territoriali coprendo le regioni quali : Abruzzo , Marche, Calabria e Molise. La mattinata dedicata alla conoscenza della canapa e quinto degli appuntamenti culturali, ha affermato il presidente Stamerra, chiude il ciclo di incontri di formazione che riprenderà a settembre con altre interessanti iniziative fra cui quella di sottoporre tutti i pizzaioli a test di verifica culturale sul mondo pizza proprio per essere sempre aggiornati e professionalmente preparati in un mondo che richiede un livello culturale sempre più alto con la conoscenza delle tecniche , degli alimenti, degli impasti, delle varie intolleranze e dei diversi tipi di cottura,per andare incontro ad una clientela sempre più esigente.
Paola Copertino
26/07/2013
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