13^ puntata - ''La definizione delle attività attraverso l'analisi delle funzioni - 2^ parte''
LA DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ INDIVIDUALI ATTREVERSO L’ANALISI DELLE FUNZIONI - 2^ parte Un’attività può nascere per assolvere determinati obiettivi o funzioni. Fra questi, però, bisogna selezionarle uno e uno solo che rappresenti la finalità dell’attività. Gli altri costituiscono dei corollari dei primi e servono solo ad aggiungere i contributi di chiarimento o delle condizioni che devono essere rispettate.
Riferirsi ad un solo obiettivo:
- Consente di individuare le azioni al livello voluto che corrisponde alla dimensione ottimale per conseguire l’obiettivo fissato;
- Permette chiarezza nell’interpretazione dello sviluppo dell’attività perchè nell’analisi non si è deviati da falsi scopi o funzioni secondarie;
- Garantisce una realizzazione eseguita in stretta logica di essenzialità.
Molte volte nelle attività il concerto di funzione unitaria non è immediato. Infatti se le funzioni non vengono gerarchizzate in termini di importanza e non viene individuata una sola funzione primaria da perseguire, definendo le altre come attributi contributivi alla prima, si avrà confusione nell’attività con le seguenti conseguenze:
- Bassa efficacia operativa;
- Limitate possibilità di valutazione del risultato finale;
- Alto impegno di gestione.
L’analisi dell’attività deve permettere di evidenziare e descrivere le funzioni prese in considerazione. La loro definizione deve essere sufficientemente specifica, ma non limitate.
Per quanto detto possiamo così descrivere le funzioni:
- Funzione obiettivo, o primaria, che rappresenta la funzione rispetto alla quale l’attività è stata pensata e quindi ne costituisce lo scopo principale;
- Funzioni contributive, o secondarie, che sono costituite dalle caratteristiche organizzative e gestionali. Contribuiscono direttamente alla migliore realizzazione della funzione obiettivo o possono essere considerate anche restrizioni o limitazioni. Di fatto offrono le condizioni che devono essere rispettate per conseguire, in modo ottimale, lo scopo dell’attività;
- Funzioni superflue, che corrispondono alle funzioni non necessarie perchè l’attività si realizzi nel migliore dei modi. Quindi sono funzioni non mirate e non contribuiscono al raggiungimento del risultato finale, ma sviluppano aspetti secondari del progetto non sempre richiesti.
05/08/2013
''Gli strumenti per essere vincenti'': metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi, a cura dello psicologo Pino Fiore