Così le auto elettriche costeranno meno
Secondo uno studio i prezzi delle batterie scendono rapidamente. Ma nel frattempo deve crescere l'autonomia
Auto elettrica
Il mercato delle auto elettriche in Italia e in Europa non è ancora decollato e una delle ragioni è il prezzo dei mezzi. Le statistiche vedono un incremento nei prossimi anni, ma non sostanziale.
I DATI STORICI-Ma le prospettive potrebbero cambiare se si guarda alla rapidissima diminuzione dei prezzi della componente maggiore di un’auto elettrica, la batteria. Il loro costo è diminuito passando dagli oltre mille dollari per kWh del 1995 ai circa 600 del 2012: a rilevarlo un’infografica del sito Bloomberg New Energy Finance elaborata dal Battery University MIIT, che rappresenta il trend avuto dalle batterie agli ioni di litio a partire da metà degli anni ’90 del ventesimo secolo. Il crollo più sensibile, inoltre, si è registrato dal 2010 ad oggi, con un calo del 40%.
I DUBBI SULL'AUTONOMIA-Ciò fa indubbiamente pensare che i costi scenderanno ulteriormente. I dati confermano: le previsioni elaborate per i prossimi otto anni vedono il prezzo di un pacco batterie scendere sino a raggiungere i 500 dollari americani per kWh e presumibilmente avvicinarsi ai 100 dollari nel 2030, mentre le capacità di accumulo di energia elettrica sono in costante crescita. Insomma, batterie più potenti a prezzi concorrenziali. E se come certifica ad esempio l’Osservatorio Findomestic per il 2012, che attesta al 76% la parte degli automobilisti del Belpaese interessati a veicoli a emissione zero con il 60% di "bendisposti" all’acquisto finale è auspicabile che nei prossimi anni saranno molti coloro che passeranno alla versione eco dell’automobile. Sempre che le case automobilistiche adeguino i mezzi e i governi le infrastrutture: il 55% degli europei non sembra intenzionato all'acquisto, se l'autonomia dei mezzi “più verdi”, non raggiunga almeno i 250 k. L''installazione massiccia di colonnine a ricarica rapida potrebbe rassicurare il 90% degli automobilisti.
Di Giulia Cimpanelli

Fonte: Corriere della Sera


08/08/2013