12^ puntata - ''DOVE NASCONO LE PAROLE - 1^ parte''
DOVE NASCONO LE PAROLE - 1^ parte Il linguaggio è il prodotto della volontà di comunicare di ognuno di noi: le parole, quindi, dovrebbero essere uno strumento personale, totalmente al nostro servizio, che dipende solo da noi e dalle nostre scelte. Di fatto, il più delle volte le cose non stanno così. Le parole ci prendono la mano e, alla fine, si comportano di “testa loro”: sono troppe, pronunciate a sproposito, scarsamente in sintonia ( o talvolta addirittura contrarie) rispetto a ciò che siamo e a ciò che proviamo. Così succede che, molto spesso, parliamo per riempire un vuoto, per sfuggire ai silenzi, all’imbarazzo o a noi stessi; altre volte ancora, lo facciamo per non passare inosservati: parliamo perchè gli altri si accorgano di noi…
Ma è solo un “chiacchiericcio” di superficie, dove le parole si trascinano l’una con l’altra quasi seguendo un misterioso movimento proprio, nel quale non è presente nulla di quello che siamo e desideriamo veramente. Quando parliamo, invece, non dovremmo mai dimenticare quanto segue.
1. Tutte le nostre parole devono arrivare “da dentro”. Le parole “consapevoli” sono quelle “sentite” e vissute, quelle che provengono da dentro, e cioè da quel particolare territorio interiore che quando si esprime lo fa in nome e per conto di un’identità profonda e assolutamente nostra.
È questo lo spazio intimo del nostro essere che funziona anche come matrice del linguaggio originale; è la parte di noi che conosce il significato creativo delle parole: la loro capacità di gettare un “seme” in noi stessi e in coloro che ci ascoltano, dando vita a noi stessi e in coloro che ci ascoltano, dando vita a un modo di comunicare che parla veramente di quello che siamo, e si colloca al di sotto delle convenzioni e dei riti sociali, dei timori e delle censure.
Di Vittorio Caprioglio
11/08/2013
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo