14^ puntata - ''La definizione delle attività individuali attraverso l'analisi delle funzioni - 3^ parte''
LA DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ INDIVIDUALI ATTRaVERSO L’ANALISI DELLE FUNZIONI - 3^ parte La funzione definisce “cosa” deve fare l’attività, o per quale motivo la stessa è stata concepita. Mentre le azioni messe in atto rappresentano il “come” la funzione viene concretizzata.
Attuare una distinzione tra la funzione di un’attività e la modalità con cui è realizzata ci permette di avere una visione più ampia delle finalità dell’attività. Infatti una funzione può essere realizzata in diversi modi.
Nell’analisi critica di una attività già avviata questo concetto è essenziale poichè porta alla ricerca del “perchè” si agisce in quel modo. Non come critica di ciò che si fa, ma come critica di ciò che l’attività avrebbe dovuto assolvere, rappresentare, sostenere: ovvero la funzione per cui un’attività è nata.
Uno dei punti base dell’analisi delle attività si basa sull’individuazione della funzione primaria e delle condizioni che devono essere rispettate per una sua corretta attuazione.
Le funzioni possono essere sostanzialmente divise in due tipi: le funzioni obiettivo o primarie e le funzioni contributive o secondarie. Queste ultime possono anche costituire condizioni entro le quali la prima deve essere attuata.
La funzione primaria è caratterizzata dal fatto che il suo livello di apprezzamento è unico. Esso è soddisfatto solo se la funzione è realizzata al cento per cento.
Le funzioni secondarie possono invece avere valori diversi, ma non devono scendere mai sotto un livello di soddisfacimento minimo. Pertanto questo valore sarà quello che determinerà le condizioni minime per l’accettazione della funzione.
Le funzioni contributive sono definite tali se arricchiscono e partecipano al raggiungimento di un fine comune rappresentato dalla funzione obiettivo. Se invece queste sono fini a se stesse possono essere considerate funzioni primarie di progetti paralleli o di ordine inferiore.
L’analisi delle funzioni avviene:
1. Elencando tutte le funzioni necessarie nel progetto considerato. Ogni funzione descritta deve essere conforme ai seguenti criteri:
- Essere enunciata in termini positivi. Per esempio è sbagliato avere come funzioni in un progetto: “nessuna lamentela da parte dei dipendenti” (la versione positiva “avere dipendenti felici”) o “non essere spaventati dalle figure autoritarie” (la versione positiva “avere un rapporto proficuo con le figure autoritarie”), “non avere risposte negative da parte dei clienti” (la versione positiva “essere richiesto dai clienti”) o “smettere di fumare” (la versione positiva “essere in buona salute”);
- Essere raggiungibile in relazione alle risorse disponibili (insieme);
- Essere specifica e osservabile;
- Essere adeguata ai vincoli esistenti;
2. Classificandole con un indice di priorità;
3. Attraverso la definizione, per ognuna di esse, del livello minimo e massimo richiesto per la realizzazione del progetto. Individuando in questo modo la funzione obiettivo e quelle contributive.
13/08/2013
''Gli strumenti per essere vincenti'': metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi, a cura dello psicologo Pino Fiore