3^ puntata - ''Modi di vedere - 2^ parte''
Modi di vedere - 2^ parte
Per quanto riguarda l'arte europea, stiamo ancora godendo dei dipinti quali ad esempio un bellissimo nudo del Tintoretto (Jacopo Robusti, 1519- 1594) o del Bronzino (Agnolo di Cosimo, 1503-1572), anche se il significato originale è completamente diverso da cio’ che oggi potra’ essere adottato se vediamo uno dei loro dipinti su una maglietta di un turista. Per esempio, un nudo di donna, al momento preistorico aveva il significato di fertilità e nel periodo classico assunse il significato di purezza e bellezza tra artisti greci. Pertanto, è da qui che parte il parere generale sulla figura femminile come oggetto da spettacolo. Ci sono molte teorie su questo tema, ed una di queste è che, le donne, al fine di mantenere il proprio marito al loro fianco, essendo in competizione tra loro, mostravano la loro bellezza in modo diverso e smisurato, in modo che potessero apparire più attraenti agli occhi del proprio uomo. Di conseguenza, gli uomini trassero vantaggio dalla situazione dominando le loro donne ed acquisendo più potere al fine di controllarle. Il potere dell'uomo si riflette in arte attraverso numerosi dipinti di artisti famosi come, Peter Lely (1618-1680) che ha dipinto il ritratto di una delle amanti del re (Carlo II), Nell Gwynne. "Questa nudità non è, tuttavia, l'espressione dei propri sentimenti, è un segno della sua sottomissione a sentimenti o le richieste del proprietario (il proprietario sia della donna e del dipinto.)" (Berger 52). Tuttavia, ciò che credo riguardo la storia del nudo e’ che ancora oggi la tendenza prevalente esistente nei media, riflette l'interpretazione dell'autore, "Un corpo nudo deve essere visto come un oggetto al fine di diventare un nudo. (La vista di esso come oggetto stimola l'uso di esso come un oggetto.) La nudità si rivela. La nudità è posta in mostra" (54). Oggi sono andato a Union Square, NY a comprare alcuni materiali d’arte necessari per il mio nuovo progetto artistico (mixed media), ed ho notato molti artisti che esponevano in piazza, foto e dipinti di nudo femminile su bancarelle. Mi sono reso conto, di quanto noioso era per me guardare il soggetto del nudo, perchè esprimeva come al solito la banalità dell'immagine della donna in un contesto, quale ridondanza di oggetto del desiderio.
I dipinti ad olio europei dal 1500-1900 sono stati fortemente influenzati dal mercato e la classe dirigente. Tra questo periodo la tradizione della pittura ad olio, è stata anche fortemente protetta da collezionisti che erano amanti dell'arte. Quei collezionisti d'arte usavano coprire le pareti della loro casa, di una grande quantità di dipinti ad olio, che raffiguravano scene dei loro ricordi più belli. Collezionisti di questa gamma sono stati sicuramente parte di famiglie benestanti e di solito il soggetto piu’ richiesto era il dipinto del proprio ritratto da solo, unito ad altri membri della famiglia o in un contesto allegorico, circondati dal loro prestigioso ambiente, creato da simboli significativi di ricchezza e potere. Il modo in cui il proprietario del dipinto era raffigurato dall'artista non era solo un modo per mostrare le capacità artistiche dell'autore nella creazione di una immagine realistica, ma l'intenzione del committente era quella di far riflettere al pubblico la consistenza e la densità degli oggetti raffigurati, in modo che il pubblico potesse essere in grado di afferrare la palpabilita’ degli stessi e vivere l'emozione dell’ambiente, avendo l’impressione di essere circondato da essi. L'importanza di utilizzare lo stile verosimile era quello di sottolineare i messaggi della ricchezza e il desiderio di denaro della classe dominante. "La pittura ad olio ne ha fatto delle apparenze cio’ che il capitale ha fatto per le relazioni sociali. Si riduce tutto alla uguaglianza degli oggetti" (Berger 87). "Il periodo della pittura ad olio corrisponde con l'aumento del mercato aperto dell'arte" (88). Infine, il ruolo di questo media tradizionale, che sembrava essere la migliore forma di espressione, è stato destinato "per celebrare proprietà materiale" (110) raffigurato sulla tela sotto l'influenza della classe dirigente, al fine di mostrare il proprio status-quo al resto della società. Inoltre, l'opera d'arte è diventato oggetto di merce di prestigio.
La realtà nel periodo del XV secolo ha ispirato pittori come Harmenszoon van Rijn Rembrandt (1606- 1669), a reagire contro il metodo tradizionale e limitato di fare arte. Ultimo autoritratto di Rembrandt era un esempio di ciò che non poteva più essere usato allo scopo di "pubblicizzare la fortuna, prestigio e ricchezza" (111) dei collezionisti d'arte dominanti, perchè raffigurava la sola immagine di se stesso come un uomo invecchiato. In realta’, l'artista raffigurava non solo la propria immagine, ma anche il suo sentimento di un vecchio e ciò che era rimasto di lui, la sua solitudine. La sensibilità di Rembrandt è sottolineata nel suo autoritratto con l'esclusione di qualsiasi tipo di oggetto che potrebbe ricordare l'avidità della classe dirigente. Infine, con il suo autoritratto voleva celebrare il senso della sua esistenza come pittore libero.
Dal mio punto di vista è molto importante guardare alla storia dell'arte, con un occhio critico per chi fa dell'arte oggi perchè, come gia’ esposto in precedenza, il rapporto tra il nuovo e il vecchio modo di produrre arte, è in relazione all'evoluzione di un artista con la sua voglia di migliorare, perfezionandosi non solo nella tecnica ma nella crescita spirituale capace di un’introspezione o autocritica. Il rispetto per l’arte in fondo nasce dai valori che ci prefiggiamo durante un percorso educativo e di ricerca individuale, al fine di riflettersi e confrontarsi con la societa’ ispirandola. Infine, vivendo e seguendo la storia dell'arte con occhio critico è importante tanto quanto costruire le fondamenta di una casa, in cui è necessario ogni singolo mattone per sostenere la complessità della struttura architettonica, che permette al progetto finale il senso di esistere. Allo stesso modo il messaggio dell'arte moderna per esistere fa riferimento alla storia dell'arte del passato, quali fondamenta dell'arte contemporanea.
CITAZIONI
Berger, John. “ Chapter 1.” Ways of Seeing. Eds. British Broadcasting Corporation & Penguin
Books Ltd. New York: Penguin Putnam Inc. 1977. 7-8-10-11-16-18-19-21.
Berger, John. “ Chapter 3.” Ways of Seeing. Eds. British Broadcasting Corporation & Penguin
Books Ltd. New York: Penguin Putnam Inc. 1997. 52-54.
Berger, John. “ Chapter 5.” Ways of Seeing. Eds. British Broadcasting Corporation & Penguin
Books Ltd. New York: Penguin Putnam Inc. 1997. 87-88-110-111.
14/08/2013
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