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11^ puntata - ''Il Tantra - 2^parte''
Il Tantra - 2^parte
La creazione “ha avuto origine quando il Signore supremo ha girato lo sguardo su se stesso nel più profondo del suo essere. Questo atto di guardare o piuttosto l’esperienza che ne deriva si chiama Shakti (energia)”.
In questo modo Siva e Shakti non sono due realtà distinte ma, come luce e fuoco, materia ed energia, due aspetti della stessa realtà. Č da questa realtà che gli esseri umani derivano (si noti che gli elementi della filosofia Samkhya ritornano come nello Yoga classico). La creazione, nel Tantra, è simboleggiata dalla danza cosmica di Siva e per i fisici moderni tale danza è paragonabile ai movimenti delle particelle sub-atomiche.
Esse “sono configurazioni dinamiche che non esistono in quanto entità isolate, ma in quanto parti integranti di un’inestricabile rete di interazioni. Queste interazioni comportano un flusso incessante di energia che si manifesta come scambio di particelle; un’azione reciproca dinamica in cui le particelle sono create e distrutte in un processo senza fine, in una continua variazione di configurazioni di energia. Le interazioni tra particelle danno origine alle strutture stabili che formano il mondo materiale, il quale a sua volta non rimane statico, ma oscilla in movimenti ritmici. L’intero universo è quindi impegnato in un movimento e in un’attività senza fine, in un’incessante danza cosmica di energia”. Come tutte le cose dunque, anche l’essere umano (microcosmo), è impegnato in una continua attività dinamica di scambio energetico con il macrocosmo.
Ciascun essere ha in sè le tracce dell’energia primordiale da cui si è originato il tutto; secondo il Tantra questa energia è, nella maggior parte delle persone, assopita in un punto preciso: muladhara chakra (centro energetico situato alla base della colonna vertebrale). Attraverso un insieme di tecniche il praticante può risvegliare questa energia dormiente (kundalini).
Essa si caratterizza come una forza che ha in sè coscienza ed energia. La kundalini quando è risvegliata risale attraverso la colonna vertebrale fin nella testa, attivando diverse aree del cervello. Questo processo, secondo lo yogi, porta a una forma superiore di coscienza e alla possibilità che la coscienza individuale si fondi con quella universale (samadhi).
16/08/2013
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Yoga e benessere psicofisico a cura di Marisa Cavalluzzi |
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