Serie A Tim: “Oligopolio”!
(Potenzialità di un campionato già deciso?)



Il campionato in corso può sicuramente vantare di avere le potenzialità, come non capitava da parecchi anni, di stupire gli amanti del calcio e dei pronostici. Un calciomercato in controtendenza con l’approdo di top player, il ritorno di vecchie glorie e di sforzi per mantenere l’ ossatura vincente che ci ha consegnato in eredità un campionato equilibrato. Equilibrato solo fra le prime 7 però!

La dura realtà è che nel nostro campionato il gap tra le squadre di prima e seconda fascia è notevolmente aumentato. Per assurdo all’interno di questa stretta cerchia di squadre( Juve, Milan, Inter, Napoli, Lazio, Roma , Fiorentina) si potrebbero fare altre distinzioni tra squadre d’elitè e ottime compagini.

Seppur il nostro campionato sia arcinoto per la sua difficoltà e per i canoni tattici che vanno a pareggiare i valori in campo, negli ultimi 10 anni ci sono state stagioni segnate da evidenti differenze fra gli organici delle 20 partecipanti.

Il triennio 2005/07 partorì i due campionati più assurdi dell’ultimo decennio italiano. Il campionato 2005/06, successivamente esautorato dallo scandalo di Calciopoli, vide la Juventus prima in classifica totalizzare 91 punti, lasciando tra se ed il fanalino di coda Treviso ben 70 punti. Campionato che vide un record inimmaginabile prima di allora di goal di una singola squadra, 85 goal segnati dal super Milan di Ancelotti.

Ma la stagione che ha regalato agli almanacchi record forse irripetibili per il nostro campionato è sicuramente quella successiva, in cui un Inter orfana di rivali credibili, totalizzò 97 punti, lasciò tra se ed il quarto posto ben 36 punti e polverizzò il record di goal, segnandone la bellezza di 86.

Questi dati non ci devono però far spaventare, il record Europeo lo detiene ancora il campionato spagnolo in cui nella stagione 2011/12 il Real Madrid (100 pnt) stacco il Malaga ,quarto, di ben 42 punti.

Tutta questa disparità e questi record assurdi non devono però spaventare i supporter, dato che l’esito scontato di un campionato può portare ad altri verdetti molto allettanti. Basti pensare all’anno 2006/07 in cui il Milan vedendosi da subito estromesso dalla lotta per il campionato , focalizzò tutti gli sforzi sulla Champions di cui alla fine fu vincitrice, oppure di un’Inter che pur potendosi cullare nel proprio strapotere incominciò a pianificare acquisti che lo avrebbero portato due anni più la sul tetto del mondo e infine ad una Reggina che partendo con 11 punti di penalità riuscì a compiere una miracolosa salvezza incominciando la strepitosa cavalcata proprio contro la corazzata Inter.

Un altro dato a mio avviso preoccupante è la quantità di goal messi a segno in ogni giornata. Se si prendono in esame solo le due prime giornate si nota come 69 goal sia anomali per un campionato difficile e tatticamente canonico come lo era il nostro, basti pensare che nelle tre stagioni precedenti erano stati messi a segno 55, 61 e 53 goal (andando a ritroso nei campionati). Questo è forse il segnale più lampante di uno squilibrio tra le formazioni, con larghe vittorie fuoricasa o con goleade subite da difese, fino all’anno prima super elogiate.



19/09/2013