19^ puntata - ''Ibridi Bolidi''
Ibridi Bolidi
Al Salone di Francoforte tante le vetture sportive con la doppia alimentazione
I Saloni sono desideri. Ognuno ha il suo, tutti hanno lo stesso: l'auto sportiva, la supercar, l'unica ancora in grado di far emozionare. È lei a scatenare la passione intorno al mondo dell'auto. City car comprese. Da oggi con una dote in più: l'anima verde. Ibrida. Una parola che al Salone di Francoforte acquista in maniera definitiva la sua dignità. Quella di prestazioni e divertimento senza compromessi, con un motore elettrico, abbinato a un benzina o diesel, che regala una coppia subito disponibile per spunti e accelerazioni imbattibili. Prendiamo la Bmw i8: da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi, appena 4 centesimi in più di una Ferrari California. Se poi si aggiungono, i consumi di uno scooter, 2,5 litri per 100 km e le emissioni di CO2 di 59 grammi per km, il cerchio si chiude. Lancio previsto nel 2014. Il merito è dell'evoluzione della tecnologia ibrida: ora le batterie si ricaricano, oltre che in moto recuperando l'energia normalmente persa in frenata, anche a una colonnina o a una presa casalinga. La definizione è ibrido plug-in (ricaricabile): più energia nelle batterie, più corrente al motore elettrico, più autonomia a zero emissioni (per la i8, 35 km a batteria, 500 in totale), con il benzina che rimane spento più spesso tagliando i consumi. Fa nulla (o quasi) se i valori dichiarati si ottengono solo partendo con batterie cariche, un'innovazione così grande nel mondo della trazione non si era mai vista. «Oggi la tecnologia ibrida plug-in è la soluzione ideale e consente di avere due auto in una: elettrica a zero emissioni in città durante la settimana, ibrida tradizionale, senza problemi di autonomia, per il week-end o le grandi distanze», spiega Ulrick Hackenberg a capo dello sviluppo di Audi, presentando il concept della Sport Quattro: una 2+2 con sistema ibrido plug-in, motore 4.0 V8 benzina da 560 cavalli abbinato a un elettrico da 110 chilowatt per un totale di 700 cavalli, una coppia massima di 800 Nm, trazione integrale, da 0 a 100 in 3,7 secondi, velocità massima di 305 km/h, con consumi di 2,5 litri per 100 km ed emissioni di CO2 di 59 grammi per km (gli stessi della i8 di Bmw, coincidenza?). Un concept manifesto tecnologico e di stile: «Le linee anticipano quelle di coupè e sportive Audi di prossima generazione», spiega Wolfgang Egger, responsabile del design della casa tedesca. Il limite a Francoforte si raggiunge però con la Porsche 918 Spyder, «giocattolo» estremo, sempre ibrido plug-in, da quasi 800.000 euro: motore 4.6 V8 benzina accoppiato a un elettrico da 210 chilowatt, un totale di 887 cavalli, da 0 a 100 in 2,8 secondi, velocità massima di 345 km/h, record sul giro al circuito di Nürburgring e consumi di circa 3 litri/100 km. Un dominio tedesco in scena nel Salone di casa (ibride plug-in anche la Mercedes Classe S e il concept della Opel Monza), interrotto per lo spazio di uno stand dagli inglesi di Land Rover con l'anteprima della Range Rover Hybrid. Il sistema è quello convenzionale ovvero, senza la possibilità di ricaricare le batterie a una presa di corrente, con la scelta alternativa, rispetto alle tedesche, di abbinare il motore elettrico ad un diesel piuttosto che a un benzina: «È la soluzione più efficiente in termini di consumi ed emissioni», spiegano i tecnici inglesi. Vero, anche se così per il suv inglese si chiudono le porte del mercato Usa, il primo al mondo per le ibride che però non ha mai apprezzato i motori a gasolio. Invasione uguale soddisfazione. Quella di Toyota che la tecnologia ibrida l'ha inventata (insieme a Honda) e ora si vede inseguire dall'industria europea e non solo. Anche per loro a Francoforte un brivido di sportività con il concept della Yaris Hybrid-R: due motori elettrici sul posteriore in grado di erogare 120 cavalli per 5 secondi. Supercar per il tempo di un flash. Si può essere felici anche così.
Di Marchetti Tricamo Alessandro
Fonte: Corriere della Sera
20/09/2013
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