19^ puntata - ''DICHIARAZIONI DI NASCITA E… FIGLI DI N.N (OVVERO: COSA PUÒ CAPITARE OGGI ALLE MADRI-BAMBINE) - 1^parte''
DICHIARAZIONI DI NASCITA E… FIGLI DI N.N (OVVERO: COSA PUÒ CAPITARE OGGI ALLE MADRI-BAMBINE) - 1^parte
In un recente pubblico dibattito sui problemi del nuovo Diritto di famiglia, tenutosi in un cinema di Barletta, pare che la Procura di Trani sia stata (finalmente!) messa sotto processo per avere – sentite un po’ - autorizzato il riconoscimento di un figlio naturale ad opera di una ragazza-madre infrasedicenne, la quale s’era presentata ad un ufficiale di stato civile a rendere la sua brava dichiarazione di… essersi sgravata.
Detta sensazionale notizia, offerta in pasto al pubblico barlettano nei termini surriferiti, non ha mancato (pare sempre) di determinare un certo più o meno compiaciuto scandalo e qualche conseguente ironico commento. Dal che la presente notarella, non per correre ai ripari ma per raddrizzare la contorta informativa affrettatamente fornita all’ignaro ascoltatore e per fare un piccolo “punto” sulla situazione.
In risposta ad un quesito scritto pervenuto la scorsa estate (chissà perchè, poi, gli ufficiali dello stato civile hanno da tempo l’abitudine di scambiare il Procuratore della Repubblica per loro privato e non retribuito consulente legale), la Procura aveva – nero sul bianco – risposto che, a suo parere, “il minore di anni 16 può dichiarare la nascita di un figlio naturale”.
Ecco la pietra dello scandalo: come!, si è detto, la legge vieta espressamente che un minore di anni 16 possa “riconoscere” un figlio naturale! (art. 250, ultimo comma cod. civ. nel testo modificato dall’art. 102 della legge di riforma del Diritto di famiglia). Forse può contestarsi che la dichiarazione di nascita equivalga a riconoscimento implicito?
Eh, no! Qui, se mi è consentito, casca l’asino! Gli articoli di legge non soltanto dobbiamo leggerli tutti per intero, ma dobbiamo anche coordinarli con gli altri articoli che regolano la stessa materia, se non vogliamo compiere vuota e sterile opera di interpretazione.
Dr. Antonio Maralfa
Sostituto Procuratore della Repubblica
02/10/2013
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