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Comunicato Stampa PDL: Refezione scolastica, ingiustificato l’aumento delle tariffe stabilito da Natalicchio per le scuole primarie
Refezione scolastica, ingiustificato l’aumento delle tariffe stabilito
da Natalicchio per le scuole primarie
Non vorremmo nemmeno immaginare che le ultime dichiarazioni del sindaco Natalicchio siano frutto di ottusità politica o, peggio, di deliberata disinformazione: eppure, dopo la dettagliata documentazione che abbiamo presentato nell’ultimo consiglio comunale e la marcia indietro da parte della stessa amministrazione su quella che sarà ormai ricordata come la bufala dei debiti fuori bilancio, davvero non si comprende perchè il sindaco continui a raccontare ai cittadini di debiti per 600 mila euro riguardanti la refezione scolastica. Dagli atti ufficiali dello stesso Comune si evince che saldi debitori non ci sono, non esistono, non sono mai esistiti, motivi per cui affermare il contrario è una dimostrazione di profonda disonestà intellettuale. Al contrario, nel bilancio del Comune di Molfetta, solo per i servizi sociali, sono appostate risorse immediatamente disponibili per oltre un milione di euro.
Qualcuno, inoltre, dovrebbe spiegare al sindaco Natalicchio che la distribuzione dei pasti ai bambini nelle scuole è un servizio a domanda individuale essenziale e quindi obbligatorio per legge, il che significa che attivare la refezione scolastica non è certo un favore che un sindaco fa alla città come vuol far credere, piuttosto è un dovere che va solo rispettato non certo sbandierato o strumentalizzato.
Per quanto riguarda i conti della refezione scolastica, in consiglio comunale è stato già ampiamente documentato come l’attuale amministrazione comunale si sia purtroppo dimenticata di contabilizzare le rette pagate dalle famiglie, proventi pari a circa 265 mila euro incassati dal Comune nel 2013 ma riferiti all'anno scolastico precedente. Allo stesso modo sono stati del tutto ignorati i crediti, circa 170 mila euro, che il Comune vanta per i servizi erogati di refezione scolastica, comunque garantiti sempre a tutte le famiglie. Ma non finisce qui: nella ricognizione delle entrate e delle uscite relative sempre al servizio mensa scolastica il sindaco Natalicchio non tiene conto nemmeno del finanziamento regionale di 177 mila euro ottenuto dall’amministrazione Azzollini nell’ambito del Piano Diritti allo Studio 2012 (finanziamento risultato peraltro tagliato di circa il 30% da parte della Regione Puglia rispetto a quanto dovuto ai Comuni).
«Alla luce dei conti di bilancio effettivamente documentati e accertati nell’ultimo consiglio comunale, non condividiamo l’ingiustificato aumento delle tariffe stabilito dall'amministrazione Natalicchio per il servizio di refezione nelle scuole primarie – spiega Luigi Roselli (PDL) consigliere comunale e assessore ai Servizi Socio-Educativi nell’amministrazione Azzollini – non esiste alcuna ragione perchè si debbano aumentare le tariffe a carico delle famiglie.»
«In merito al servizio – continua Luigi Roselli – tutto quello che è fatto a favore dell’infanzia rappresenta per noi una buona notizia, tuttavia rileviamo con disappunto il ritardo rispetto agli anni scorsi con cui il servizio mensa sarà avviato e la scelta di rendere più complicato il sistema di prenotazione dei pasti. Si tratta di passi indietro rispetto alle politiche di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia condivise negli ultimi anni con le stesse famiglie.»
Insomma, a far bene i conti si scopre che non ci sono debiti nel bilancio 2012. Al contrario, quello che ha lasciato l’amministrazione Azzollini è un nuovo e moderno centro cottura comunale all'avanguardia sul piano igienico-sanitario così come hanno più volte confermato i servizi territoriali competenti dell'ASL; una gestione tempestiva e puntuale del servizio mensa; un sistema telematico di prenotazione dei pasti attivabile 24 ore su 24 anche da casa; una Commissione Mensa per il controllo della qualità dei menù che coinvolgeva dirigenti scolastici insieme con una larga rappresentanza delle famiglie e soprattutto un servizio di refezione esteso a ben 17 classi delle scuole primarie (con 25-30 bambini per ogni classe) che nel 2011 rischiavano di perdere il tempo pieno in quanto rimaste fino a quel momento autonome rispetto alla refezione comunale.
Popolo della Libertà – Molfetta
Per ulteriori informazioni:
Dott. Cosimo de Gioia
Cell. 39.39.43.43.49
17/10/2013
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