17^ puntata - ''Ripresa attività tecnica''
Ripresa attività tecnica
Mercoledì, 16 ottobre 2013 ho assistito presso la Sezione A.I.A. “Paolo Poli” di Molfetta ad una conversazione tecnica tenuta dal giovane Arbitro Eugenio Abbattista, nostro Arbitro di punta attualmente a disposizione dell’O.T. serie B.
La ricchezza dei contenuti tecnici sono stati sostenuti non solo dalla profonda conoscenza delle norme regolamentari, ma soprattutto da contenuti umani e culturali. La Sua convinta e convincente esposizione ha offerto chiara testimonianza di quanto è stato il mio “CREDO” nella validità formativa dell’attività arbitrale. Ho avuto l’onore di contribuire alla prima fase della Sua formazione per cui ho seguito con particolare interesse la Sua evoluzione formativa non solo di Arbitro ma soprattutto di professionista e di uomo. Spero che tutti i giovani colleghi che hanno assistito alla Sua “lezione” ne traggano beneficio non solo tecnico ma siano invogliati ad affrontare il loro “quotidiano” con identico impegno profuso per l’attività arbitrale. L’aspetto più interessante è stato, non solo, quello di sottolineare le modalità di apprendimento tecnico e comportamentale, ma, di ricordare a tutti, che l’Arbitraggio deve essere inteso quale momento di partecipazione al gioco, quindi momento di svago. Rifuggire perciò da qualsiasi forma ossessiva che avrebbe solo effetti negativi, da non confondere, con la concentrazione nell’impegno, sia Arbitrale che professionale o di studio, premessa indispensabile per ottenere ottimi riscontri.
Questa premessa, non solo per rendere omaggio ad “Eugenio” ma per riprendere dove ci eravamo lasciati alla fine della precedente “stagione “ calcistica. Stavamo discutendo della regola 5, punto 1) “fa osservar le regole del gioco” e 2) assicura il controllo della gara in collaborazione con gli assistenti e, laddove previsti i due collaboratori d’area (due arbitri) ed un quarto ufficiale di gara”, ed in particolare come questa sia integrata e sostenuta dall’osservanza di alcuni elementi del codice “etico” che illustrai nel nostro ultimo incontro. Continuando:
Il terzo “si assicura che ogni pallone utilizzato rispetti i requisiti previsti dalla regola 2”.l’accortezza che l’Arbitro deve avere è quella di controllare , prima dell’inizio della gara, la regolarità dei palloni messi a disposizione. Detto numero è stabilito dai comitati organizzatori in particolare nel settore giovanile (almeno tre)-
Il quarto “ si assicura che l’equipaggiamento dei calciatori rispetti o requisiti previsti dalla regola 4”. Particolare attenzione si deve porre nel verificare se qualche calciatore ha oggetti che possono recare danno a se stessi o ad altri. Per esempio: collanine, grossi anelli, ingessatura rigida ad una mano o al braccio, ecc.
La prossima volta riprenderemo dal punto 5.
20/10/2013
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