GLI OBBLIGHI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI E LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI - 1^ parte
L’autorizzazione unica. A norma dell’art. 208 d.lgs. 152/2006, coloro che intendano realizzare o modificare in maniera sostanziale sia gli impianti che le operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti, sono soggetti ad autorizzazione unica. L’autorizzazione è concessa su domanda presentata alla Regione a cura del richiedente. La Regione provvede alla concessione dell’autorizzazione sentito il parere della Conferenza dei servizi. Per gli impianti l’autorizzazione sostituisce a ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni, concessioni regionali, provinciali e comunali, costituisce variante urbanistica e comporta dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori.
I rifiuti pericolosi possono essere smaltiti in discarica solo se preventivamente catalogati e identificati in base ad apposito decreto ministeriale (d.m. 141/1998).
Comunicazione di inizio attività. Alcune attività di gestione dei rifiuti sono soggette a procedure amministrative semplificate. Si tratta delle seguenti attività:
- Smaltimento dei rifiuti non pericolosi effettuato dai produttori nei luoghi di produzione degli stessi;
- Recupero di cui all’allegato C al d.lgs. 22/1997.
Per queste attività l’autorizzazione è sostituita dalla comunicazione di inizio attività alla Sezione regionale o provinciale che è territorialmente competente, comunicazione sulla base della quale le imprese vengono iscritte in modo automatico all’Albo dei gestori.
Sono attività escluse dalla procedura semplificata:
- L’autosmaltimento dei rifiuti pericolosi;
- La discarica di rifiuti;
- L’attività di recupero dei rifiuti urbani a eccezione delle attività finalizzate a produrre compost e recuperare materia prima da raccolta differenziata, l’attività di trattamento per produrre combustibile da rifiuto, l’attività di impiego di combustibile da rifiuto.
Compendio di diritto (Le Mounier)



24/10/2013