8^ puntata - ''L’influenza della rivoluzione industriale sulle famiglie italiane - 2^ parte''
L’influenza della rivoluzione industriale sulle famiglie italiane - 2^ parte
L'acqua potabile a quei tempi era ancora bevibile in tutta Italia, da qualsiasi lavello di casa e quindi la gente non aveva bisogno di comprare bottiglie o bottiglioni di plastica supplementari di acqua dal supermercato come si fa oggi a causa della sproporzionata percentuale di cloro ma usava bottiglie e bottiglioni di vetro per riempirli d’acqua dalle fontane delle piazze, quando l’acqua mancava nelle loro case. Un’altro problema esistente al tempo era che, nella maggior parte delle case mancavano servizi igienici di base, come le docce o vasche da bagno ed intere famiglie utilizzavano invece grandi tinozze per farsi il bagno dove l'acqua era travasata da una pentola, dopo bollita sul fuoco e mescolata con l'acqua fredda. Questo serio problema influenzo’ pesantemente il settore del turismo per la carenza di adeguati servizi igienici negli alberghi, dove le latrine erano situate fuori della porta che portava nei cortili. Purtroppo, questi tipi di problemi sono stati risolti gradualmente e con lentezza nel dopoguerra, quando le famiglie erano in espansione e costrette a spostarsi dalle zone rurali verso i centri urbani ancora in fase di sviluppo.
Di solito, le famiglie vivevano in appartamenti di misura media o piccola ed i figli si dividevano il letto nella stessa stanza, dove alcuni erano sistemati anche in salotto. Le famiglie dell’epoca acquistavano il pane fresco direttamente dal fornaio nei pressi delle proprie case. Le donne, in veste di madre erano anche delle cuoche esperte, in grado di cucinare qualsiasi pietanza, dal pane ai biscotti, dagli antipasti alle torte. Il fornaio infatti, metteva a disposizione al pubblico un forno a legna tradizionale, ed alcuni operavano nei sottoscala, in cui si poteva cuocere anche la focaccia fatta in casa, casseruola di patate, pasta, peperoni ripieni con riso ed altre specialita’ caserecce da buon gustaio. Il tutto costava solo dalle 50 alle 100 Lire a tegame. La riunione di famiglia era un rituale in cui ogni figlio e figlia doveva essere presente a pranzo e cena per godersi il pasto in compagnia dei propri genitori e grazie ad una rigida disciplina adottata in special modo nelle “beate” famiglie numerose. Alcuni dei figli che non frequentavano la scuola nei paesi piu' poveri, seguivano le orme dei loro padri, dedicandosi all'agricoltura gia' in eta' preadolescenziale.
Di notte c’era il coprifuoco ed i bambini dovevano andare a letto presto (dopo una breve preghiera per la maggior parte dei credenti), perchè in alcune zone della città non erano ancora installati i pali della luce elettrica urbana ed i criminali si approfittavano di questa carenza praticando rapine, ed altri atti di criminalita’. Questo tipo di problema coesisteva complessivamente in Italia, soprattutto nelle città delle regioni settentrionali dove le famiglie vivevano in montagna. Al tempo le città erano meno sicure di oggi, perchè mancava la forza ed il controllo di un solido corpo di polizia, non coerente alle leggi in vigore, essendo sottopagato. Chi voleva acquistare una casa, doveva lasciare il paese e la propria famiglia per andare a lavorare all'estero per più di dieci anni. Le famiglie italiane sono state lasciate spesso senza padre, per cui la responsabilità si trasferiva sulle mogli che hanno dovuto prendersi cura della loro numerosa famiglia dove alcuni dei loro bambini spesso vivevano con i loro nonni. La maggioranza delle donne all'epoca assumeva il ruolo cruciale di casalinga, divenendo abili economiste perchè obbligate a risparmiare e gestire il denaro ricevuto dal proprio marito, al fine di sostenere la propria famiglia in modo sano ed equilibrato.
Infine, la differenza tra nord e sud tra italiani andava sempre piu' svanendo, specialmente quando ci si incontrava in paesi stranieri, come la Germania e Francia e quando all'epoca si avvertiva un forte senso patriottico. Questo patriottismo ci indusse a creare i nostri ghetto anche in America, la' dove oggi e' ancora visibile una simbolica zona chiamata, "Little Italy" nella Soho di New York.
Autore: Giuseppe Pellizza da Volpedo
Data: 1901
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 293 cm × 545 cm
Ubicazione: Museo del Novecento, Milano
30/10/2013
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