3^ puntata - ''Diminuiscono i ricavi delle imprese pugliesi''
Diminuiscono i ricavi delle imprese pugliesi
Bari, 31/10/2013 – Diminuiscono i ricavi delle imprese pugliesi soggette agli Studi di settore. In particolare, le società di capitali registrano una flessione del 3,5 per cento, le società di persone del 2,6 per cento, le persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi) dell’1,1 per cento. A rilevarlo è il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia che ha elaborato gli ultimi dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero
dell’Economia. I contribuenti soggetti agli studi di settore, per l’anno d’imposta 2011, sono stati 196.016 (l’anno precedente erano 195.660). Gli incassi medi dichiarati ammontano a 193mila. Il valore più alto si registra a Bari (214mila). Al secondo posto c’è la provincia di Barletta-Andria-Trani (207mila). Poi Taranto (189mila), Brindisi (188mila), Foggia (176mila) e Lecce (169mila). In dettaglio, i ricavi medi delle società di capitali della Puglia scendono di circa 22mila euro (da 626mila a 604). Nel Salento si registra la performance peggiore: -5,1 per cento (579mila a 549). Seguono Foggia (-4,4), Bari (-3,3), Taranto (-3,2), Bat (-3,1) e Brindisi (-0,6). Riguardo alle società di persone, i ricavi medi diminuiscono di quasi 7mila euro (da 261mila a 254). Nella provincia di Lecce si passa da 250mila a 239, con un tasso negativo del 4,3. Segni negativi anche per Foggia (-3,3 per cento), Taranto (-3,2), Bari (-3) e Brindisi (-1,6). L’unica provincia che non arretra è la Bat che cresce dell’1,3 per cento (da 293mila a 297). In merito alle persone fisiche (liberi professionisti e lavoratori autonomi), i compensi medi restano, nel complesso, quelli dell’anno precedente (da 102mila a 101), ad eccezione di Taranto che subisce un calo del 2,9 per cento e Bari (-2,3). Lieve la contrazione a Brindisi (-1,1) e a Lecce (-0,1), mentre aumentano i compensi percepiti dai lavoratori della Bat (0,8) e di Foggia (0,6).
Gli studi di settore sono uno strumento del Fisco al fine di rilevare i parametri per la determinazione dei redditi di lavoratori autonomi e imprese. Costituiscono la naturale evoluzione di precedenti meccanismi di determinazione dei ricavi ovvero del reddito dei contribuenti di minori dimensioni. Le finalità sono quelle di contrasto e lotta contro l’evasione fiscale.
«I dati elaborati dal nostro Centro studi - dice Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia - confermano, con l’impietoso supporto dei numeri, l’allarme lanciato in tempi non sospetti dalla nostra Associazione. Dall’analisi effettuata, infatti, si evince come le nostre imprese siano ormai allo stremo, costrette a fare i conti con ricavi sempre più ridotti e con una pressione fiscale che contribuisce in maniera determinante a ridurne i margini di sopravvivenza. E’ormai giunto il momento – fa notare il presidente – di ripensare in maniera complessiva anche lo strumento degli studi di settore, che si sta dimostrando largamente inadeguato in questo periodo di crisi economica. Il calcolo astratto dell’imponibile, infatti, seppur effettuato sulla base di parametri sempre più dettagliati, determina una situazione di maggior peso proprio sulle attività economiche, come quelle artigiane, che nell’attuale contesto economico vedono sempre più spesso uno scostamento al ribasso dei guadagni reali rispetto all’indice di congruità. Le rigidità del sistema e la necessità di aggiornamenti sempre più frequenti – conclude Sgherza - comportano non solo una serie di onerosi adempimenti burocratici ma, talvolta, anche lo svilupparsi di contenziosi che si potrebbero evitare, con evidente danno per i contribuenti che vi sono soggetti».
PAROLE CHIAVE
Gli STUDI di SETTORE, elaborati mediante analisi economiche e tecniche statistico-matematiche, consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente. Sono utilizzati dal contribuente per verificare, in fase dichiarativa, il posizionamento rispetto alla congruità (si ha congruità se i ricavi o i compensi dichiarati sono uguali o superiori a quelli puntuali stimati dallo studio, tenuto conto delle risultanze derivanti dall’applicazione degli indicatori di normalità economica) e alla coerenza agli specifici indicatori (la coerenza misura il comportamento del contribuente rispetto ai valori di indicatori economici predeterminati, per ciascuna attività, dallo studio di settore). Sono utilizzati, inoltre, dall’Amministrazione finanziaria in fase di controllo.
I PARAMETRI sono degli strumenti presuntivi che misurano i ricavi, i compensi e il volume d’affari dei contribuenti che esercitano attività di impresa oppure arti e professioni (Dpcm del 29 gennaio 1996). In particolare, i parametri si applicano ai soggetti per i quali non sono ancora stati approvati gli studi di settore o per i quali gli studi, pur approvati, non sono applicabili.
I contribuenti che hanno annotato nelle scritture contabili ricavi o compensi, oppure registrato corrispettivi, per un ammontare inferiore a quello che risulta dall’applicazione dei parametri possono essere assoggettati ad accertamento. In questo caso, l’attività istruttoria dell’Agenzia delle entrate viene sempre preceduta da un invito al contraddittorio. Si tratta di un’opportunità concessa al contribuente per produrre elementi e informazioni che permettono di giustificare del tutto, o in parte, lo scostamento dalle risultanze dei parametri.
Totale contribuenti
-------- 2010 2011 Var.% Variazione
Bari 216,5 214,2 -1,1% -2,3
Brindisi 187,6 187,9 0,2% 0,3
Bat 204,5 207,5 1,5% 3,0
Foggia 177,7 176,3 -0,8% -1,4
Lecce 171,0 168,6 -1,4% -2,4
Taranto 192,4 189,1 -1,7% -3,3
Puglia 194,6 193,0 -0,8% -1,6
Importi in migliaia di euro
Persone fisiche
2010 2011 Var.% Variazione
109,8 107,3 -2,3% -2,5
106,0 104,8 -1,1% -1,2
111,5 112,4 0,8% 0,9
93,2 93,8 0,6% 0,6
90,5 90,4 -0,1% -0,1
103,1 100,1 -2,9% -3,0
102,2 101,1 -1,1% -1,1
Società di persone
-------- 2010 2011 Var.% Variazione
Bari 273,2 265,1 -3,0% -8,1
Brindisi 205,1 201,8 -1,6% -3,3
Bat 293,3 297,1 1,3% 3,8
Foggia 272,6 263,7 -3,3% -8,9
Lecce 250,5 239,8 -4,3% -10,7
Taranto 224,1 217,0 -3,2% -7,1
Puglia 261,2 254,5 -2,6% -6,7
Importi in migliaia di euro
Società di capitali ed enti
2010 2011 Var.% Variazione
672,7 650,2 -3,3% -22,5
595,1 591,8 -0,6% -3,3
716,2 694,1 -3,1% -22,1
590,1 564,0 -4,4% -26,1
578,8 549,2 -5,1% -29,6
573,1 554,8 -3,2% -18,3
626,1 604,3 -3,5% -21,8
31/10/2013
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