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14^ puntata - ''Oligoelementi essenziali - 2^ parte''

14^ puntata - ''Oligoelementi essenziali - 2^ parte''


L’ elettronegatività
E’ la forza con cui un atomo, o meglio il suo nucleo trattiene i suoi elettroni.
Precisiamo che, se vi è una differenza di attrazione secondo la massa dei pianeti e la loro lontananza dal sole, la differenza tra gli atomi è dovuta al numero degli elettroni e dalla loro lontananza dal nucleo (sole).
Queste differenze di attrazioni fanno si che alcuni, associandosi ad altri, acquisiscono elettroni se la loro elettronegatività è più forte, e li cedono se questa è più debole

Gli Ioni
L’anione è un atomo a carica negativa in quanto nell’accoppiamento degli elettroni non appaiati, acquisisce un elettrone che è l’elemento negativo dell’atomo.
Il catione è un atomo a carica positiva perchè nelle stesse circostanze cede un elettrone.
Lo stato ionico di un atomo è quello nel quale un atomo può associarsi ad altri atomi per formare delle molecole (elementi costruttivi) o per esercitare un’azione, come trasmettere momentaneamente energia per far evolvere le molecole della materia (elementi di catalisi).

La Ionizzazione
Gli oligoelementi possono essere utilizzati solo in forma ionizzata.
E’ stato dimostrato che ponendo in acqua dei composti formati da anioni e cationi, si produce una interazione tra gli ioni del composto e le molecole d’acqua; ne risulta una diminuzione delle forze d’attrazione tra gli ioni e questi ultimi diventano indipendenti e si disperdono tra le molecole d’acqua di cui si circondano.
L’acqua si insinua tra gli ioni per impedire di cedere alla tendenza naturale che hanno di ricombinarsi in molecole composte.
Questo fenomeno porta il nome di dissociazione elettrolitica o ionizzazione.

Esempio: Solfato di ferro FeSO4
Nella figura a seguire vediamo la ionizzazione del solfato di ferro, in tal modo FeSO4 viene dissociato e il catione ferro, libero, è ad immediata disposizione dell’organismo. Di conseguenza il composto non ha bisogno di passare dal processo di digestione per essere disponibile.

Dinamizzazione
Noi sappiamo, secondo il modello di Bhor, che l’energia dell’elettrone aumenta man mano che esso si allontana dal nucleo, e che più si allontana e meno è trattenuto.
La dinamizzazione è un sistema per trasmettere energia proiritariamente agli elettroni periferici che, come abbiamo visto, sono gli elettroni attivi degli atomi in quanto i meno trattenuti, e quindi i più suscettibili ad essere ceduti alle molecole per favorire la catalisi.
Questa dinamizzazione rappresenta in qualche maniera un secondo grado di energia.
L’esempio del bastone, l’elastico ed il piombo serviranno a spiegare meglio la dinamizzazione.
Sapendo che più gli elettroni sono distanti dal nucleo e più sono suscettibili di entrare in combinazione e quindi di essere attivi, appare chiaro che gli oligoelementi dinamizzati saranno più efficaci.

Esodo cap.15/23
“ Gli Ebrei vennero a Mara così chiamata per l’amarezza delle sue acque e alcuni mormorarono: cosa berremo ?
Mosè pregò e dopo aver pregato gettò nell’acqua un ramo di erba amara e l’acqua diventò dolce perchè, dicono i nostri savi, Dio non assomiglia affatto all’uomo che ha bisogno del dolce per correggere il sapore amaro: è con ciò che è amaro che si fa ciò che è dolce”.

Mosè fece almeno concettualmente un intervento omeopatico.
Riflessioni sulla malattia !!!

La Catalisi
La catalisi è il procedimento con il quale il catalizzatore permette ad una reazione di aver luogo con un minor dispendio di energia e di tempo.
Il catalizzatore restando intatto alla fine della reazione può servire nuovamente per una nuova catalisi.
L’Oligoelemento oltre ad essere esso stesso un catalizzatore, attiva altri catalizzatori (enzimi) alla reazione.




01/11/2013
''La Naturopatia'' a cura del dott. Natalino Petti