12^ puntata - ''NUOVE NORME PER LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO. DOPO 125 ANNI AGGIORNATA LA LEGGE 3818''
NUOVE NORME PER LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO. DOPO 125 ANNI AGGIORNATA LA LEGGE 3818
Il 13 dicembre 2012 il Parlamento ha convertito in legge il Decreto Legge n. 179 del 18 ottobre scorso (“Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”), che all’art. 23 contiene “misure per le società di mutuo soccorso”, tra cui alcuni aggiornamenti alla legge 3818 del 1886, ancora in vigore, che disciplina le attività dei Sodalizi.
Il provvedimento, che arriva dopo svariati tentativi di riforma della legge di riferimento delle società di mutuo soccorso, rappresenta la diretta conseguenza dell’atto di salvaguardia della legge 3818/1886, ritenuta norma di valenza nazionale dal “Decreto Taglialeggi” del precedente Esecutivo.
Dopo decenni di tentativi, si è finalmente provveduto a mettere in regola alcuni adempimenti amministrativi, tra l'altro obbligatori, in quanto già previsti dalla legge 3818, ma da tempo superati dalle innovazioni legislative intervenute (registrazione delle società di mutuo soccorso, albo nazionale e vigilanza, ecc.), al fine di consentire alle Società cosiddette “registrate” (assoggettate alla legge 3818) di poter operare con certezza di diritto. Il testo licenziato dal Parlamento ha sostanzialmente recepito i suggerimenti trasmessi dalle società di mutuo soccorso, piccole e grandi, nella lunga discussione avvenuta in questi anni per l’aggiornamento della legge 3818/1886 e che attraverso i processi di partecipazione democratica si sono riconosciute nelle "Linee Guida" approvate dagli organismi dirigenti della Federazione.
UN PROVVEDIMENTO CHE AIUTA A CRESCERE E NON PENALIZZA
A partire dal mese di gennaio 2013 Fimiv, con i presidenti dei Coordinamenti Soms territoriali aderenti,
fornirà alle società di mutuo soccorso tutta la consulenza necessaria per gli adempimenti previsti dalla riforma delle Società di Mutuo Soccorso.
Nel frattempo, in relazione a quesiti posti alla Federazione - indotti anche da allarmismi ingiustificati - si
ritiene opportuno sottolineare che, nel conferire chiarezza e certezza di diritto all’azione delle Società, il provvedimento non mette assolutamente in discussione la loro salvaguardia, nè il loro patrimonio e non
coinvolge i Sodalizi storici che non ritengono di assoggettarsi alla legge 3818 e mantengono la forma associativa con cui proseguono nella loro benemerita azione di inclusione sociale nel territorio, improntata ai principi del mutualismo.
Il provvedimento, in estrema sintesi:
- in primo luogo “modernizza” la modalità di costituzione delle società di mutuo soccorso, prevedendo che siano iscritte nella apposita sezione delle imprese sociali presso il registro delle imprese delle camere di commercio, secondo criteri e modalità da stabilire con un decreto ministeriale;
- per le società di mutuo soccorso viene istituita un’apposita sezione nell’albo delle società cooperative, di cui al decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220;
- vengono aggiornati gli ambiti di attività previsti dagli articoli 1 e 2 della legge 3818, con un importante passaggio che riguarda la possibilità di svolgere le attività previste anche attraverso l’istituzione o la gestione dei fondi sanitari integrativi;
- sono previsti nuovi istituti, richiesti dal movimento mutualistico, per consentire alle società di poter operare al passo con i tempi: la “mutualità mediata” o indiretta, che può aiutare le piccole società a svolgere le attività “istituzionali” previste dall’art. 1 della legge 3818; la possibilità di accogliere soci sostenitori, anche persone giuridiche; la devoluzione del patrimonio anche ad altre società di mutuo soccorso, ecc.
La Federazione esprime soddisfazione per l’importante risultato, che coglie in gran parte il dibattito degli ultimi anni
in seno al movimento mutualistico rappresentato dalla Fimiv, ma che rappresenta indubbiamente un riconoscimento per tutto il movimento mutualistico, nelle sue diverse espressioni, in quanto attesta la rinnovata attenzione da parte delle istituzioni per il mutuo soccorso quale soggetto sussidiario nelle politiche di welfare del nostro Paese, in questa fase di crisi economica e di ripiegamento dello stato sociale.
Sono state recepite alcune priorità, ma il confronto con le istituzioni resta aperto, anche perchè vi sono ancora lacune ed imperfezioni che richiedono ulteriori chiarimenti e rassicurazioni su alcuni aspetti particolarmente sentiti dai Sodalizi. In vista dei decreti attuativi previsti, la Fimiv non mancherà di sottoporre osservazioni e suggerimenti per colmare lacune e rassicurare tutto il corpo delle società interessate a crescere coerentemente con i principi del mutualismo.
Particolari chiarimenti, evidentemente, verranno richiesti soprattutto per quanto attiene alle attività culturali, al fine
di non mettere in discussione quanto svolto in ambito educativo, sociale e ricreativo, seppure alla luce della “diffusione dei valori mutualistici” che debbono fare da cornice alle attività in questi settori, come pure alla esclusione di “attività di impresa”, che si riferisce alle attività commerciali a scopo di lucro e non certamente alle attività non lucrative rivolte ai soci ed a quelle connesse alla gestione del patrimonio posseduto (cinema-teatro, alloggi, ecc.).
17/11/2013
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