20^ puntata - ''CANFORA''
CANFORA
Nome botanico: cinnamomum camphora
Famiglia: lauracee
Origine: Cina e Giappone
Descrizione: albero sempreverde di dimensioni variabili, tra i 20 e i 35 metri di altezza. Ha fusto eretto e possente, con chioma tondeggiante, allungata, densa e ben ramificata; la corteccia è grigio-marrone e le foglie sono grandi, ovali, leggermente appuntite, di colore verde scuro. Il legno degli alberi con più di cinquant’anni essuda una sostanza cristallina bianca, la canfora grezza.
Parti utilizzate: l’olio essenziale viene ricavato mediante distillazione in corrente di vapore a partire dal legno, dai fusti radicali e dai rami, e viene successivamente rettificato sotto vuoto e sottoposto a pressione filtrante per ottenere le tre frazioni note come canfora bianca, bruna e gialla.
Principi attivi: pinene, fellandrene, eugenolo, terpineolo, borneolo, carvacrolo.
Precauzioni d’uso: nella sua forma grezza e in dosi elevate la canfora è molto tossica. La canfora bruna e quella gialla (contenenti safrolo) sono tossiche e carcinogeniche e non dovrebbero essere impiegate per scopi medicinali, sia internamente sia esternamente. La canfora bianca, priva di safrolo, è relativamente atossica, non causa irritazione o sensibilizzazione, ma deve essere usata con cautela. Ricordiamo che la canfora d’ogni genere è un agente inquinante per l’ambiente e i mari.
Aspetto e profumo: la canfora bianca è la frazione più leggera (con punto di ebollizione più basso), un liquido da incolore a giallo chiaro con odore acre e pungente di canfora. Si miscela bene con l’incenso.
La canfora bruna è la frazione centrale.
La canfora gialla, un liquido verde-bluastro o giallastro, è la frazione più pesante.
Nota: testa.
Principali proprietà: antispastico, tonico, riscaldante, raffreddante, antalgico, antistringente, febbrifugo, sudorifero, nervino, deodorante, insetticida, antitantrico.
Impieghi più comuni:
- Grazie alla sua azione riscaldante, l’olio essenziale di canfora veniva usato un tempo in tutte le malattie causate dal freddo: raffreddore, influenza, tosse ecc.
- Può essere utile per trattare acne, infiammazioni, problemi di sebo, macchie, purchè usata in quantità minime e occasionalmente.
- Sull’intestino è in grado di esercitare sia un’azione astringente sia lassativa.
- In caso di artrite, algie e dolori muscolari, reumatismi, strappi ecc. agisce come efficace antidolorifico.
Alcune modalità d’utilizzo:
- In caso di tosse con catarro: preparare una miscela con quattro cucchiai di olio vegetale cui siano state aggiunte 1 goccia di olio essenziale di canfora, 4 di pino e 4 di zenzero; utilizzare un poco di questa miscela per frizionare il petto la sera, prima di andare a dormire. Questa stessa miscela è indicata anche massaggi in caso di dolori ossei e muscolari.
Fonte: Riza
19/11/2013
|