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CROCE ROSSA, SI IMPONE LA SQUADRA MOLFETTESE

CROCE ROSSA, SI IMPONE LA SQUADRA MOLFETTESE


CROCE ROSSA, SI IMPONE LA SQUADRA MOLFETTESE

Mauro Mastrofilippo, uno dei volontari della Croce Rossa di Molfetta, ci racconta l’ esperienza vissuta alla gara provinciale di primo soccorso con altri ragazzi molfettesi che si è rivelata entusiasmante e coinvolgente dal punto di vista formativo ed umano. Ogni anno la CRI organizza delle gare di primo soccorso strutturare in più fasi; si parte dalla provinciale per arrivare alla nazionale fino a quella Internazionale denominata FACE ovvero First Aid Convention in Europe. Chi vince un girone, naturalmente accede di diritto a quello successivo;in ogni regione d’ Italia vengono indette queste gare a cui, a livello provinciale, partecipano tutte le sedi della Croce Rossa dislocate sulla provincia. A inizio novembre è si è tenuta la gara provinciale di Bari a cui hanno partecipato le squadre di soccorritori di Valenzano, Bitonto, Castellana, Monopoli, Gioia del Colle (come esterni), Pro – Bari, e Molfetta. La squadra della nostra città non è la prima volta che partecipa a gare di questo tipo; infatti Molfetta ha disputato altre 15 competizioni di primo soccorso di cui 8, con quest’ ultima, provinciali e 7 regionali. Con l’ edizione 2013 è il terzo anno che Molfetta si classifica prima a livello provinciale mentre a livello regionale su 12 squadre partecipanti, il nostro team si è piazzato fra il terzo e quarto posto. La gara si articola in nove quadri: vengono simulati eventi in cui il sangue freddo e le capacità del soccorritore vengono messe alla prova in diverse situazioni:incidenti stradali, infarti, scoppio di bombe, disastri di notevole entità, corpi estranei conficcati. Ogni scena ha i suoi simulatori e attori per l’ occasione truccati a dovere da truccatori professionisti interni alla Croce Rossa. Per il team di Molfetta questo ruolo è stato svolto da Umberto Sallustio e Giuseppe Visaggio che hanno simulato sugli attori ferite, traumi alla testa, fratture, ustioni di secondo e terzo grado, ematomi, fratture esposte. Ogni squadra era composta da sei soccorritori di cui uno , a turno, resta fuori ad ogni scena. Il team è stato coordinato dalla figura del caposquadra ( per Molfetta il ruolo è stato rivestito da Floriana Pignatelli) che ha diretto gli interventi verso le presunte “vittime”e simulato la chiamata al 118 al “ Giudice Master”. Ogni vittima ha un giudice personale che controlla se il soccorritore stia agendo in modo corretto sull’ infortunato, viene infatti analizzato l’ approccio con la vittima, le manovre di soccorso e le medicazioni eseguite, il modo di prendere i parametri vitali; insomma tutte le procedure che il soccorritore deve effettuare in situazioni di emergenza, pericolo o disastro. Il giudice ha in suo possesso una scheda con tutti questi parametri e dati e assegna un punteggio in base all’ esecuzione più o meno corretta delle procedure , con il voto zero indica che il passaggio non è stato eseguito, con il 2 si esprime un giudizio negativo e con 5 invece vuol dire che ci si è comportati in maniera corretta. Una volta che tutte le squadre hanno completato il quadro, i giudici si riuniscono per assegnare il punteggio complessivo delle singole squadre e, in base al punteggio ottenuto si decreta il vincitore. La squadra di Molfetta composta dal caposquadra Floriana Pignatelli, da Angela Favuzzi, Lucrezia Poli, Mauro Mastrofilippo,Ilarione Mancini, Pietro Paolo Soriano, con un totale di 2680 punti si è classificata prima. Mastrofilippo ci ha raccontato che è stata veramente una bella esperienza in cui ognuno ha messo alla prova le sue capacità e la sua freddezza, indispensabile in certi momenti. Anche se si tratta di simulazioni, gli attori si impegnano al massimo per rendere credibili e veritiere le situazioni. Complimenti al team molfettese per il risultato raggiunto, anche perchè il lavoro di squadra è importante non solo nelle emergenze o in situazioni estreme, ma nella vita di tutti i giorni, quando si deve lavorare in gruppo, quindi un utile esercizio per affrontare al meglio il futuro.

Paola Copertino

FOTO ANTONELLA GIGANTE


26/11/2013
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