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Pazienti in fuga o incidenti in casa. Con “Innova Alzheimer” arriva il Gps per famiglie e malati di Alzheimer
Pazienti in fuga o incidenti in casa.
Con “Innova Alzheimer” arriva il Gps per famiglie e malati di Alzheimer
Rilevamento delle cadute, geolocalizzazione dei pazienti in fuga e cartella clinica elettronica. Sono questi i principali obiettivi di Innova Alzheimer, il progetto sperimentale presentato a Giovinazzo il 5 dicembre. Primo nel sud Italia sarà realizzato nel 2014 dalla cooperativa Anthropos di Giovinazzo grazie alla collaborazione degli ingegneri della Best srl, società spin off del Politecnico di Bari.
Il progetto, che sarà realizzato con i pazienti del centro diurno Gocce di Memoria di Bitonto, impiegherà 34 mila euro di un finanziamento Por 2000-2006 e prevede l’acquisto di 22 kit che saranno impiegati per rilevare in modo automatico una eventuale caduta del malato di Alzheimer all’interno dell’ambiente domestico, a cui seguirà una richiesta di soccorso. Gli altri 22 kit permetteranno attraverso un sistema GPS il monitoraggio dei pazienti affetti da demenze quando sono fuori casa in caso di fuga o smarrimento.
Questa dotazione tecnologica – servirà a rafforzare il legame tra la cooperativa e le famiglie degli assistiti - infatti i kit ridurranno il carico di assistenza della rete familiare che potrà contare sulla condivisione 24 su 24 con lo staff di Anthropos di informazioni.
Questa innovazione permetterà alle famiglie, di pazienti affetti da demenze di essere informati automaticamente ed istantaneamente della geolocalizzazione del malato di Alzheimer sia in casa che fuori casa.
I due kit, costituiti da un PC, Tablet o smartphone dovranno essere collegati a internet e dopo aver effettuato il login permetteranno attraverso il rilevamento della posizione GPS del proprio caro di essere raggiunti da una segnalazione di allarme nell’ipotesi di caduta o allontanamento.
La Cooperativa Anthropos dopo l’acquisto dei kit dovrà formare cinque professionalità laureate in Psicologia e già specializzate nel settore, per applicare questa innovazione all’interno del centro diurno.
L’impiego di questa tecnologia, porterà all’evoluzione della cartella clinica che con questa innovazione sarà digitalizzata, contribuendo a ridurre i tempi di scrittura, aggiornamento e consultazione da parte del personale medico e dei familiari.
“Quasi 70 mila sono in Puglia i pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer – ha dichiarato Katia Pinto presidente dell’Associazione Alzheimer Bari - e più di 6 mila sono i numeri della sola provincia di Bari, statistiche che nel 2040 si raddoppieranno, per questo desideriamo che il progetto da sperimentale diventi collaudato.”
“Con Innova Alzheimer, - si intende dare un aiuto concreto ai familiari di pazienti affetti da demenze, - ha commentato Mariapia Cozzari presidente della Cooperativa Anthropos di Giovinazzo - con l’obiettivo di dare una migliore qualità di vita rimanendo all’interno della loro casa, contando sui servizi dei centri diurni, e questo progetto - ha concluso la Cozzari - si è dimostrato affine alle nostre inclinazioni di innovazione in campo medico”.
“Siamo soddisfatti di questa sperimentazione – ha dichiarato Floriana De Vanna responsabile ricerca del centro diurno Gocce di Memoria – perchè dimostra come il mondo dell’ingegneria si sta avvicinando al mondo sanitario, e questa unione consente risultati innovativi che agevolano le famiglie in momenti di malattia.”
L’obiettivo è far tornare i malati di Alzheimer nel loro ambiente - ha concluso De Vanna - con una qualità di vita migliore mantenendo più a lungo una loro autonomia.”
La sperimentazione partirà da gennaio 2014, le soluzioni tecnologiche che sono state realizzate dalla Best, società Spin off del Politecnico di Bari , saranno coordinate dall’ingegnere Francesco Cannone che insieme al gruppo di ricerca del prof. Gianfranco Avitabile è impegnato – da anni - nel trasferimento tecnologico verso il terzo settore di soluzioni basate sulle TIC efficienti e sostenibili economicamente.
06/12/2013
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