27^ puntata - ''Acero Alpino''
L’Acero Alpino o di montagna è un albero presente nei boschi di collina oltre che in quelli dei monti, si puo’ ritrovare fino a quasi 2000 metri di altitudine; appartenente alla famiglia delle Aceracee. Per la grandezza che esso puo’ raggiungere, l’acero alpino è chiamato anche acero maggiore. L’altezza a cui arriva è di 30-40 metri e la chioma puo’ raggiungere i due metri di diametro. Il fusto è a crescita rapida, slanciato, dritto. Sulla corteccia sono presenti delle placche grigiastre. La chioma è ampia e tondeggiante con rami assurgenti, mentre le foglie sono di colore verde scuro nella parte superiore e biancastro in quella inferiore.
Esse sono palmate o lobate, hanno infatti 5 lobi non molto accentuati, sono caduche e possono raggiungere i 20 centimetri di lunghezza mentre il picciolo è lungo circa 10 centimetri; inoltre la base presenta bordi arrotondati, mentre le incisioni sono mediamente profonde e il margine presenta radi denti laterali. I fiori sono ermafroditi vengono prodotti nel mese di aprile, dopo l’apertura delle foglie: essi si presentano riuniti in grappoli penduli di circa 15 centimetri, aventi tonalità verde e giallastra. I frutti sono descritti come tipiche samare doppie, disposte tra loro a formare una “V” rovesciata con angolo molto stretto, quasi a 90°.
Nome
Acero Alpino (Acer Opulifolium)
Ambiente
L’acero alpino è il piu’ grande acero europeo, esso è presente dal Caucaso ai Pirenei, in Italia si trova lungo tutta la penisola, compresa la Sicilio settentrionale mentre non è presente in Sardegna. Predilige terreni freschi, non acidi e molto ben drenati: come si evince dal nome, esso è presente principalmente sulle Alpi.
Temperatura
L’acero alpino esige ambienti non troppo secchi e posizioni riparate dai raggi solari estivi e dai venti dominanti: dal momento che vive in climi montani, non teme le temperature rigide che possono scendere frequentemente anche sotto lo zero.
Mantenimento
I fiori dell’acero alpino sono unisessuali e caratterizzati da due protuberanze, a forma di ala, le quali permettono di essere trasportati dal vento. Il legno è molto resistente e utilizzato per rivestimenti e mobili di lusso oltre che per abbellimenti, in quanto esso è di facile lavorabilità. Inoltre il legno di acero alpino ha un buon potere calorifico quindi è sfruttato anche per la combustione, una volta tagliato in piccole pezzature.
Avversità
Le foglie dell’acero possono subire attacchi fungini i quali non vengono trattati chimicamente nei boschi, ma soltanto nel caso di Acero alpino fiori ermafroditisingoli alberi nei parchi o nei giardini; si possono distruggere le foglie cadute ed effettuare trattamenti con prodotti cuprici nel periodo della fogliazione.
L’Acero, inoltre, non è immune agli attacchi di emitteri quali gli afidi, di lepidotteri, coleotteri, o acari quali il ragnetto rosso o l’eriofide dell’acero. Anche il marciume radicale può apportare ingenti danni all’albero: una crescita stentata della vegetazione e clorosi fogliare, le radici maggiori e parte del colletto assumono un colore bruno scuro, sotto la corteccia si formano placche di colore crema, con un forte odore di fungo; ai piedi della pianta infettata fuoriescono gruppi di corpi fruttiferi volgarmente noti come chiodini o famigliole.
12/12/2013
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