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24^ puntata - ''IL RAPPORTO DI GARA''
IL RAPPORTO DI GARA
La regola 5 (l’Arbitro) si conclude con due aspetti formali che risultano fondamentali sia per l’ufficialità dell’esito tecnico-disciplinare della gara (rapporto di gara compilato dall’Arbitro e dagli altri componenti, ove previsti, assistenti, quarto uomo) che per la qualità della prestazione arbitrale. rapporto di gara dell’osservatore arbitrale.
Naturalmente ci occuperemo prima del rapporto di gara e successivamente del rapporto dell’osservatore arbitrale.
Nel rapporto di gara diverso nel suo aspetto formale in relazione al tipo di gara che certifica il suo svolgimento ed epilogo (risultato) dalla serie “A” al settore giovanile è riportato tutto ciò che è avvenuto durante la gara sia dal punto di vista tecnico che disciplinare.
Aspetto tecnico:
a) Risultato della gara con l’indicazione della segnatura delle reti (ove ci siano) del minuto in cui sono avvenute se nel primo o nel secondo periodo di gara e nel settore giovanile se avvenute in seguito a calcio di rigore;
b) La eventuale sostituzione dei calciatori indicando il numero di maglia del sostituto e del sostituito nonchè il minuto e la frazione di gioco in cui è avvenuto;
c) I minuti di recupero eventualmente effettuati nel primo o nel secondo tempo;
d) Documenti allegati : 1) elenco partecipanti alla gara e ammessi in panchina;
2) eventuali rapporti degli assistenti;
3) del IV ufficiale di gara.
Ovvio che nel settore giovanile vi è solo il documento n. 1;
e) Indicazione dei capitani delle squadre;
f) Cognome e nome dei dirigenti accompagnatori ufficiali;
g) Cognome e nome del dirigente addetto all’Arbitro della squadra ospitante;
h) L’indicazione degli assistenti, ufficiali o di parte.
Quanto all’aspetto disciplinare fondamentale è la corretta compilazione delle “OSSERVAZIONI”, queste riguardano:
a) Il comportamento dei dirigenti e degli altri tesserati ammessi in campo;
b) Comportamento del pubblico;
c) Calciatori espulsi e mtivazioni;
d) Calciatori ammoniti e motivazioni;
e) Eventuali incidenti avvenuti;
f) Varie d eventuali.
Come si può facilmente intuire la parte tecnica è di facile compilazione, la difficoltà consiste nella precisione temporale dei fatti da annotare.
Molto più complessa è la seconda che richiede:
1) Assoluta neutralità di analisi descrittiva priva di qualsivoglia partecipazione “emotiva” nella descrizione dei fatti;
2) Proprietà i linguaggio e assoluta rispondenza di quanto avvento sia in gesti che nelle parole “pronunciate” da calciatori, dirigenti, pubblico;
3) Gli eventi osservati e riferiti devono mettere in condizione, l’organo giudicante, di avere netta la percezione di quanto “realmente” avvenuto al fine di deliberare i provvedimenti disciplinari nell’assoluto rispetto delle norme relative alla giustizia sportiva.
E’ in questa parte referendaria che l’Arbitro dimostra il grado di maturità realizzata evidenziata dalla consapevolezza ch’Egli è una parte dell’insieme ma “estranea” alla “passionalità” della competizione per cui l’unico ad avere la “serenità” d’animo per riferire con assoluta obbiettività quanto verificatosi sotto il Suo controllo e di guida “neutrale”.
Da quanto su espresso, si rileva che, elemento fondamentale per un giudizio e per una relazione “obbiettiva” di quanto descritto, è la serena consapevolezza della funzione espletata, sia sul campo, di giudice imparziale nell’intervento diretto (tecnico e disciplinare), che di referendario nella compilazione del rapporto di gara.
In considerazione del magnifico evento che ci accingiamo a vivere, mi sembra opportuno formulare l’augurio che la Natività sia per ciascuno di noi un momento di rinascita di amore per noi stessi e per gli altri il che ci renderà sereni e consapevoli del “ruolo” che di volta in volta svolgiamo. Ciò renderà felice il nuovo anno che ci accingiamo a vivere. Consapevoli che la felicità nasce dai nostri cuori per la convinzione di aver ben operato sia come Arbitri che come cittadini.
24/12/2013
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L'arbitro e il mondo del calcio a cura del prof. Mauro Minervini |
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