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23^ puntata - ''Il corpo in Occidente - 5^ parte''
Il corpo in Occidente - 5^ parte
La cultura occidentale, quindi, dopo millenni di negazione del corpo, sembra recuperare una visione olistica dell’essere umano in cui il corpo diviene parte integrante e imprescindibile della struttura della personalità. Questa nuova visione dell’essere in realtà altro non è che il recupero, e una rielaborazione della cultura del corpo presente nelle comunità primitive: “… il corpo era culto di quell’irradiazione simbolica per cui il mondo naturale e sociale si modellava sulle possibilità del corpo, ed il corpo si orientava nel mondo tramite quella rete di simboli con cui aveva distribuito lo spazio, il tempo e l’ordine del senso. Mai quindi il corpo nella sua isolata singolarità, ma sempre un corpo comunitario, per non dire cosmico, dove avveniva la circolarità dei simboli e dove ogni simbolo corpo trova, proprio in questa circolarità non tanto la sua identità quanto il suo luogo”.
Infatti, “il corpo è origine delle percezioni delimita l’unità organica dell’individuo, è sede elettiva di ciò che chiamiamo soggettività: la sanità corporea o l’accettazione della propria corporeità (in crescita e in declino) specie in certe fasi della vita (adolescenza e vecchiaia) sono alla base della felicità e del rendimento psicologico. La crisi d’identità è fenomeno riconducibile anche a ragioni che trovano il corpo al centro di una situazione critica”.
05/01/2014
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Yoga e benessere psicofisico a cura di Marisa Cavalluzzi |
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