18^ puntata - ''Il cumulo: dalla teoria alla pratica''
Il cumulo: dalla teoria alla pratica
In questo numero di Cuorebio Magazine, abbiamo deciso di non darvi nozioni teoriche, ma di raccontarvi un’esperienza concreta vissuta da alcuni collaboratori di EcorNaturaSì, protagonisti di
un weekend biodinamico, da cui prendere spunto per le attività di giardinaggio o per l’orto di casa.
Equipaggiati con stivali di gomma e guanti da lavoro, guidati da Paolo Pistis (agricoltore, tecnico
agricolo esperto di biodinamica e collaboratore di Valore Alimentare) e da Erich Vill (melicoltore
biodinamico), gli aspiranti agricoltori biodinamici hanno messo in pratica gli insegnamenti
cimentandosi nell’elaborazione del “cumulo” o compost biodinamico.
Dopo aver preso del letame di vacca, lo hanno accumulato in vari strati secondo una forma
regolare di tipo trapezoidale, pressandolo per dargli compattezza.
Vi hanno quindi aggiunto i preparati biodinamici, ovvero erbe che, opportunamente elaborate in modo naturale, vengono utilizzate per rafforzare il lavoro di ciò che è già nella terra, stimolandone una sorta di “sistema immunitario” e generando fertilità e vitalità. Come ha spiegato Paolo Pistis, infatti, il valore aggiunto dell’agricoltura biodinamica è che non solo esclude le sostanze chimiche di sintesi come fertilizzanti, diserbanti, anticrittogamici e altri pesticidi, ma si occupa anche dell’arricchimento della fertilità della terra, per migliorare poi la vitalità della pianta e dei suoi frutti. In seguito all’aggiunta dei preparati, il cumulo è stato quindi coperto con del fieno essiccato. Dopo circa 6 mesi il compost biodinamico si presenterà come del terriccio simile a quello del sottobosco, ricco di forze vitali e con un profumo gradevole. A questo punto potrà essere utilizzato come nutriente del suolo e delle piante.
07/01/2014
''Il mondo del biologico'' a cura di Cuore bio - Terra madre