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7^ puntata - ''Mini-Imu''
Cari amici riprendiamo la rubrica informativa sul fisco.
Oggi parliamo del tema: Mini-Imu la cui scadenza di pagamento è il 24 gennaio.
L’imposta non sarà dovuta da tutti, ma solo dai proprietari di immobili classificati come “ prima casa” nei comuni che hanno ritoccato al rialzo le aliquote base fissate dal governo (tra queste, Molfetta).
La Mini-Imu, cioè l’imposta residuale che si deve pagare dopo la cancellazione dell’Imu sulle abitazioni principali, è un rompicapo. Si paga (tranne ulteriori ripensamenti) entro il 24 di gennaio 2014: La Mini Imu va pagata sugli immobili prima-casa nei comuni che avevano richiesto nel 2013 un’aliquota più alta del 0,4% fissata dallo Stato. Si paga anche sulle pertinenze della prima casa mentre non la devono pagare gli immobili di pregio perche già pagata. La Mini-Imu va versata anche da tutte quelle categorie che sono state esentate per legge dall’Imu 2013. quindi anche dai coniugi che hanno l’assegnazione della casa dopo una separazione o divorzio; dai soci assegnatari di case in cooperativa; da coloro che possiedono terreni agricoli e immobili rurali e strumentali; dalle forze dell’ordine, dai militari e dai vigili del fuoco che possiedono un solo immobile e ai quali non è richiesto il requisito della residenza.
Non va pagata sugli immobili diversi dalla prima casa e nemmeno dalle prime case di lusso (A1-A8-A9), che già hanno versato l’intera Imu dovuta a dicembre. L’imposta non è dovuta se l’esenzione 2013 era dovuta alla decisione del Comune.
Va versato ilo 40% della differenza dell’imposta dovuta in base ad aliquote e detrazioni nazionali, rispetto alle aliquote e alle detrazioni decise dai comuni. Va quindi considerata sia l’aliquota sia la detrazione che nel 2013 era stabilita in 200 euro per immobile, aumentato di 50 euro per ciascun figlio residente.
Per il calcolo bisogna partire dalla rendita catastale riportata nell’atto di acquisto, che va aumentata del 5%; a questo va applicato il moltiplicatore del 160% per arrivare al valore catastale. Su questo si applicano prima aliquota 0,4% e la detrazione decisa dallo Stato. Quindi si effettua di nuovo il calcolo con le detrazioni e l’aliquota decisa dal Comune. La differenza dei due importi va ridotta del 60% - in pratica va versato il 40% della differenza. Se l’immobile ha più proprietari o se il possesso è stato limitato solo ad alcuni mesi dell’anno, l’importo va ridotto proporzionalmente.
N.B. Lo so, è un piccolo rompicapo ed è per questo che con questa mia rubrica cerco modestamente di offrire delle informazioni utili.
Un caro saluto a tutti da Saverio Minervini.
14/01/2014
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''Il Fisco'' a cura di Saverio Minervini |
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