19^ puntata - ''Viva la terra viva''
Viva la terra viva
L’uomo è infinitamente piccolo di fronte alla Natura, ma infinitamente grande se accetta di farne parte.
Blaise Pascal
Se si osserva una manciata di terra si può avere l’impressione che si tratti di un elemento
inerte e con qualche sasso. In realtà, si tratta di un organismo vivo, molto vivo.
Accoglie al suo interno non solo esseri viventi, come piccoli insetti e lombrichi, ma anche
miliardi di microorganismi tra nematodi, batteri e funghi non visibili a occhio nudo.
Di alcuni non si è ancora capita bene la funzione nell’agro-eco-sistema, pochissimi possono essere nocivi per le piante, ma la stragrande maggioranza ha funzioni benefiche, migliorando la fertilità chimico-fisica del terreno.
Per esempio, questi esserini invisibili aggrediscono le foglie morte e gli altri residui vegetali, trasformandoli in materia organica che fornisce sostanze nutritive alle piante, scavano micro tunnel nel suolo, aumentando l’areazione e le permeabilità, aggregano minuscole particelle di terreno rendendo più facile ad acqua e aria la penetrazione, proteggono le radici dagli organismi nocivi, nutrono insetti più grandi… insomma, non si vedono e non si sentono, ma fanno tanto lavoro.
Da migliaia di anni, sono i componenti di un equilibrato ecosistema “suolo” a nutrire le piante. Non a caso l’uomo, anche un tempo, praticava la fertilizzazione organica, riciclando i sottoprodotti di origine animale e vegetale, restituendo al terreno gli elementi nutritivi sottratti alle coltivazioni, salvaguardando e incrementando così la fertilità del terreno e prevenendone l’erosione. Poi il contadino praticava la rotazione agraria, alternando le coltivazioni secondo programmi pluriennali,
in grado di contenere la pressione ecologica di piante infestanti e parassiti.
Per far riposare il terreno e mantenere un equilibrio ecologico, l’agricoltura biologica utilizza ancora oggi la fertilizzazione organica, in luogo di quella chimica, e ricorre alla rotazione delle colture.
I disastri dell’agricoltura chimica e intensiva, che ha come obiettivo alte rese e “tutto subito”, non contribuiscono certo a conservare il patrimonio della vita del suolo, che è la più grande ricchezza dell’agricoltura, vita per la Terra e per la vita dell’Uomo.
Perciò, sostenendo l’agricoltura biologica è come dicessimo “NO” al dissennato uso di sostanze chimiche di sintesi” e “SÌ’” al restituire alla terra la forza e la vitalità che questa cede alle piante e poi all’uomo, grazie al cibo che gli dona.
La prossima volta che osserveremo una manciata di terra biologica o biodinamica riusciremo a vedere, oltre l’apparenza, la vita che contiene.
Lo staff di Cuorebio
16/01/2014
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