SI E' RINNOVATA LA TRADIZIONE DI SANT’ANTONIO ABATE, PROTETTORE DEGLI ANIMALI
SI E' RINNOVATA LA TRADIZIONE DI SANT’ANTONIO ABATE
Sembrava una vera e propria “ Arca di Noè “ il piazzale antistante la Basilica della Madonna dei Martiri di Molfetta, gremito fino all’ inverosimile di animali di tutte le razze, convenuti con i loro padroncini in occasione della festa di Sant’ Antonio abate, protettore proprio dei migliori amici dell’ uomo e che si festeggia il 17 gennaio, giorno in cui inizia il Carnevale. Anni addietro, come ricorda lo storico Gerardo de Marco, nel suo libro “ Molfetta tra passato e presente”, l’ immagine di S. Antonio era esposta in quasi tutti le stalle e veniva raffigurato, secondo l’ iconografia tradizionale con la fluente barba bianca, circondato da buoi, asinelli, papere, cani e cavalli ed altre bestie domestiche. In passato in Piazza cappuccini, proprio davanti alla chiesa omonima era consuetudine far radunare gli animali domestici per la rituale benedizione, tradizione questa rispettata fino allo scorso anno, come ci ha detto il presidente della Pro loco , il cavaliere Nicola Campo, promotore dell’ iniziativa. Da quest’ anno infatti, la cerimonia, per problemi organizzativi, il traffico e la maggiore disponibilità di spazio del piazzale antistante la basilica, è stato spostata in questa zona più periferica, ma più facile da gestire. La Pro Loco,a livello istituzionale si occupa di tramandare alle nuove generazioni le tradizioni in modo tale che non venga perso un patrimonio storico e culturale, fondamentale per l’ identità di una comunità. Infatti da oltre venti anni, insieme ai volontari dell’ associazione porta avanti questa tradizione che da sempre attira numerosissimi bambini. Nella serata di venerdì, già prima della fine della messa, cavalli, muli, asinelli, cagnolini di tutte le razze, pesciolini e tartarughe, ma anche criceti e pesci rossi, per non farci mancare niente, insieme ad uccellini e conigli, hanno affollato il sagrato, riempiendolo di versi di ogni genere, più vezzeggiativi e simpatici nomi affibbiati agli amici degli animali. Non mancavano i cappottini ultimo modello, i guinzagli trendy, le gabbiette e le borse da asporto, simpatici contenitori e copertine colorate. Ad animare ed allietare la serata il complesso della bassa musica “ Città di Molfetta” diretto da Aldo Gargano, per l’ occasione vestiti già con una casacca carnascialesca,ad indicare l’ inizio dei festeggiamenti del carnevale. La pittoresca manifestazione, come ricorda de Marco, era scomparsa da anni, riportata in vita da Nicola Campo che cerca di continuare nel solco della tradizione. A questa festa sono legate leggende e tradizioni come quella che, nella notte fra il 16 e il 17 gennaio, gli animali parlassero con il loro protettore riferendo dei comportamenti dei loro padroni. S. Antonio abate ha lasciato alcuni segni nelle memorie locali: una stradina nel centro storico e una chiesetta a lui dedicata. In passato con le trombette in questa data i ragazzini annunciavano l’ arrivo del Carnevale mentre nelle case venivano gustati i presepi. Momento clou delle serata la benedizione degli animali da parte di padre Pio, rettore della Basilica della Madonna dei Martiri , affiancato dal vice sindaco Bepy Maralfa che, dopo aver recitato le preghiere di rito ha asperso i presenti e i loro beniamini che hanno risposto chi abbaiando, chi miagolando chi ragliando, si fa’ per dire. Per una sera il piazzale del Convento si è trasformato in un festante zoo per la gioia di grandi e piccoli.
Paola Copertino
20/01/2014
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