31^ puntata - ''La Jacaranda''
La Jacaranda è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae; si tratta di alberi che adornano viali di molte città, ma ciò non toglie che essi possano essere coltivati anche in vaso. Può raggiungere anche dimensioni di trenta metri; ha un portamento eretto, con chioma ricca e tondeggiante, larga quanto l’altezza dell’albero mentre la corteccia è scura e levigata.Le foglie sono pinnate, con un stelo centrale e foglioline poste lateralmente, e di colore verde luminoso; produce fiori violetti o anche bianchi e dalla forma tubolare, lunghi circa cinque centimetri, raccolti in infiorescenze a pannocchia. I frutti hanno forma ovale e contengono piccoli semi alati.
Se conservata in casa, è molto raro che le Jacaranda fioriscano; in natura si hanno di solito due fioriture: una, che solitamente è la più abbondante, a partire dalla tarda primavera e l’altra in autunno. Il suo legno viene impiegato per la costruzione di pianoforti e chitarre. E’ anche nota con il nome di falso palissandro. La riproduzione avviene per seme o tramite talea; sono piante che hanno una crescita abbastanza veloce.
Nome
Jacaranda ( Jacaranda Acutifolia )
Ambiente
La Jacaranda è originaria dell’America centrale e meridionale, in particolare è molto diffusa in Brasile, Paraguay e Argentina. Essa preferisce terreni ben drenati e fertili, mentre teme quelli eccessivamente umidi e troppo compatti; per la coltivazione in vaso è consigliabile un terriccio molto fecondo unito alla sabbia, in più sarebbe preferibile un contenitore in terracotta piuttosto che in plastica, in modo che il terreno possa respirare.
Temperatura
Preferisce posizioni soleggiate ben areate, l’ideale sarebbe esporla ad alcune ore di sole diretto; resiste alle basse temperature, ma le giovani piante dovrebbero essere riparate da venti troppo gelidi e quindi collocate nelle abitazioni. In caso in cui il gelo rovini i rami, essi possono essere tranquillamente potati cosicchè possano rigenerarsi.
Mantenimento
Gli esemplari adulti di Jacaranda non hanno bisogno di annaffiature, eccetto che in casi di lunga siccità; tuttavia sarebbe appropriato annaffiare le piante giovani in modo da garantir loro una crescita sana e rigogliosa. In entrambi i casi, è consigliabile evitare di irrigarle nei mesi invernali poichè sembrerebbe che inverni siccitosi permettano una buona fioritura.
Essa va concimata durante il periodo primaverile-estivo ogni due settimane, aggiungendo all’acqua un buon fertilizzante liquido, mentre negli altri periodi le fertilizzazioni vanno sospese. Sarebbe appropriato che il concime avesse microelementi di Fosforo, Azoto, Potassio, Magnesio, Rame, Molibdeno, Manganese, Boro e Zinco.
La Jacaranda, solitamente, non viene potata a meno che non si vogliano contenere le sue dimensioni, essendo una pianta che cresce e si sviluppa velocemente o per eliminare possibili ramoscelli rovinati.
Le Jacaranda si rinvasano ogni anno nei mesi primaverili adoperando un vaso di dimensioni via via più grandi del precedente, fino a raggiungere il diametro di circa trenta centimetri.
Avversità
La Jacaranda, in genere, non viene minacciata da parassiti o malattie, tuttavia in caso di sbalzi di temperatura notevoli, esse possono essere attaccate da malattie fungine: se ciò dovesse verificarsi, è consigliabile servirsi di un fungicida sistemico.
25/01/2014
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