21^ puntata - ''DAL LATTE AI FORMAGGI''
DAL LATTE AI FORMAGGI
Oltre alle coltivazioni, le Cascine Orsine dispongono di un allevamento, condotto anch’esso con il metodo biodinamico, che prevede stabulazione libera, accesso ai prati nella bella stagione e alimentazione a base di cereali e foraggi prodotti in azienda.
È composto da vacche di razza frisona che sono state incrociate con una razza svedese per renderle più rustiche e resistenti alle malattie. Si tratta di circa 200 capi adulti che producono dai 4000 ai 5000 litri di latte al giorno, all’incirca il 30% in meno rispetto al convenzionale, dato che, per il loro benessere, non li si forza alla massima resa.
Gli animali godono di buona salute (vivono in media 8 anni, circa il doppio di quanto avviene negli allevamenti convenzionali) ed è infrequente la necessità di ricorrere a cure, che comunque sono in gran parte omeopatiche.
Fondamentale è anche la prevenzione: la stessa decisione di incrociare la razza svedese con la razza frisona rientra nella strategia di rendere gli animali naturalmente più resistenti.
Inizialmente il latte veniva venduto a imprese esterne, in seguito si è scelto di assecondare la naturale vocazione della zona alla produzione del formaggio costruendo un proprio caseificio. Sono nati così il Primosalino, la Caciotta pavese, la Crescenza, il Nostrano del guado e la Robiolina.
Il Primosalino è un formaggio freschissimo e dolce, il cui sapore viene esaltato con del miele di acacia e con un sorso di Prosecco, Gavi o Pignoletto.
La dolcezza contraddistingue anche la Caciotta pavese, caratterizzata dalle note di burro cotto, nocciola, paglia e fieno; ottima con del miele di acacia o con la marmellata di arancia, si sposa perfettamente con un bicchiere di Merlot o Bonarda.
La Mondina è un formaggio fresco dalle intense note di latte che ricordano il burro crudo, la panna leggermente acida e lo yogurt; con i suoi profumi di fungo, di sottobosco, si presta all’insolito abbinamento con la confettura di pomodoro o a quello più tradizionale con miele millefiori o di tiglio, completando poi la degustazione con un sorso di Sauvignon o Barbera.
Morbida e vellutata è poi la Crescenza, formaggio fresco a pasta bianca, senza crosta, con un aroma che abbina le dolci note della panna fresca e dello yogurt naturale con quelle intense e fruttate di mela, pera, lampone, frutti di bosco e uva bianca; all’assaggio è reso ancora più gradevole da un velo di miele di acacia e da un sorso di Prosecco o di Pignoletto.
Dall’unione della lavorazione tipica dello yogurt con quella della robiola, nasce la Robiolina fresca, un delicato formaggio spalmabile, indicato con il miele di tiglio o di fiori d’arancio e con una confettura di fichi.
Il Nostrano del guado è invece un formaggio semistagionato a pasta morbida che rilascia un gradevole bouquet di aromi di funghi porcini e frutti di bosco, e che si sposa perfettamente con il miele millefiori e con la confettura di cipolle rosse e pere; un buon bicchiere di Cabernet, Nero d’Avola, Sangiovese o Chianti ne esaltano l’aromaticità.
Tutti i formaggi delle Cascine Orsine sono prodotti con il latte dell’allevamento aziendale, lavorato quotidianamente, appena munto, nel proprio caseificio, con l’utilizzo di caglio animale e di fermenti selezionati. Anche la stagionatura avviene in azienda. Come ci spiega il casaro, la differenza fondamentale tra un formaggio convenzionale e uno biodinamico è la diversa qualità del latte, fortemente legata alla migliore alimentazione delle vacche; inoltre, nel biologico e nel biodinamico sulla superficie dei formaggi non vengono utilizzati prodotti che combattano l’insorgenza di muffe, il principale problema nella loro conservazione.
Tutti i formaggi delle Cascine Orsine sono certificati Codex per la conformità al metodo biologico e Demeter per la qualità biodinamica.
Molto apprezzati dai consumatori, per l’azienda sono fonte di grande soddisfazione e sono stati anche insigniti di prestigiosi riconoscimenti. Al concorso internazionale Biocaseus del 2012, la Crescenza, il Primosale e la Mondina hanno ottenuto rispettivamente il primo, il secondo e il terzo premio al salone BioFach di Norimberga.
29/01/2014
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