Passare da una personalità “non vincente” ad una “vincente” significa che l’individuo assume comportamenti autonomi, ossia:
- Che diventi consapevole di se stesso e della realtà circostante, non interpretando nè filtrando la sua relazione con l’ambiente circostante;
- Che diventi spontaneo, cioè che reagisce al mondo in maniera diretta e flessibile;
- Che diventi intimo, cioè che intraprenda rapporti chiari e coerenti con le persone con cui interagisce.
Perchè la gente continua ad operare in situazioni che non sono più idonee a soddisfare le proprie necessità? Nella maggior parte dei casi essa pensa che queste situazioni sono permanenti o “date” e perciò impossibili da cambiare.
Il cambiamento è essenziale in tutte le situazioni della vita. La stessa vita fisica andrebbe incontro all’estinzione senza il mutamento. L’universo stesso è costruito sul cambiamento. Gestire il cambiamento significa porre i pensieri, i discorsi e le azioni del passato nel passato. Ragionare al passato mette in evidenza che il futuro può essere diverso.
Non è possibile prendere in considerazione nuovi potenziali per il futuro quando i processi di pensiero, inconsciamente, cancellano la possibilità del cambiamento. Gli impedimenti molte volte sono nella nostra mente e non nella situazione. Bisogna usare il termine “in passato” quando formuliamo pensieri o quando consideriamo aspetti di noi stessi. Bisogna usare “in passato” quando stiamo lavorando con delle persone che non riescono a vedere le nuove potenzialità del futuro.
12/03/2014
''Gli strumenti per essere vincenti'': metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi, a cura dello psicologo Pino Fiore