Case, nel 2013 vendite giù del 9%
La schiarita per il mercato immobiliare italiano si allontana di un trimestre. Negli ultimi 90 giorni del 2013, infatti, si è tornati a registrare un calo corposo delle compravendite pari al 7,5% sullo stesso periodo del 2012. È quanto emerge dall'Osservatorio dell'agenzia delle Entrate pubblicato ieri. Il comparto residenziale, migliore di uffici e negozi, ha evidenziato scambi in discesa dell'8% - a quota 108.804 unità - mentre tra luglio e settembre il calo si era fermato al 5,1%. La discesa annuale è stata pari al 9,2%, tanto che nel corso del 2013 l'agenzia stima un controvalore delle transazioni abitative di 66,8 miliardi di euro (otto miliardi di euro in meno del 2012).
Nella nota dell'agenzia si legge però che la situazione dipende in parte dall'entrata in vigore, il primo gennaio 2014, del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, novità più vantaggiosa che potrebbe aver indotto i più a rinviare il rogito. I primi dati provvisori mostrano, infatti, il tasso di variazione tendenziale tra ottobre 2013-gennaio 2014 pari a un -5,3% sullo stesso periodo di un anno prima per il totale delle unità immobiliari.
Tornando al residenziale, si conferma un calo tendenziale più contenuto al nord (-6%) e al centro (-8,9%), mentre al sud la riduzione risulta più alta, -10,8%, esattamente come nel trimestre precedente.
Al nord sono stati in particolare i capoluoghi a contenere la perdita a un -5,2%, confermando il trend che le grandi città tengono meglio dei centri minori. I non capoluoghi al nord hanno perso oltre il 9%. Al centro hanno addirittura lasciato sul terreno il 12,9% e al sud il 10,7%.
Un rapido paragone con lo stesso trimestre del 2004 mostra un mercato immobiliare residenziale con volumi dimezzati, soprattutto al nord (-56,6%).
Se si guarda alle otto maggiori città italiane emerge che solo Bologna e Milano (dove negli ultimi tre mesi dell'anno si sono vendute il 12,7% di case in più) chiudono l'anno in positivo. Nel terzo trimestre le compravendite sono scese del 13,6% a Torino, del 10,7% a Roma, dell'8,5% a Palermo, -5,3% a Genova. Firenze come Milano vede scambi in salita del 12,7%.
Il valore medio di un'abitazione è sceso di 3mila euro a 164mila euro nel secondo semestre 2013, con il picco di 219.700 euro nel centro Italia e il minimo di 114.100 euro nelle isole. Nel nord est si spendono 171mila euro e nel nord ovest 163.400 euro. Nelle otto maggiori città i valori vanno dai 6.864 euro al metro quadro della fascia centrale di Roma agli 856 euro al mq della cintura metropolitana di Palermo.
Di Paola Dezza
Fonte: il Sole 24 Ore
13/03/2014
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