Diatesi essudativa o biotipo idrogenoide
Si trova tra le iridi linfatiche o miste e si distingue per la presenza di tofi o “fiocchi” (addensamenti biancastri simili a fiocchi di neve).
La tendenza patologica è quella di presentare disturbi catarrali (bronchiti, diarree, asma ecc.), reumatici, insufficienza delle membrane mucose, difficoltà a sopportare gli sbalzi di temperatura. Se i tofi si localizzano in area polmonare, possono indicare una trascorsa tubercolosi.
Quando i tofi si dispongono in modo circolare alla periferia dell’iride si parla di “rosario linfatico” (indice di ristagno o ingorgo linfatico).
Se i tofi si presentano giallognoli o beige, avremo un aggravamento di tutta la sintomatologia dell’idrogenoide con problematiche di tipo circolatorio.
N.B. Molto importante è osservare lo spostamento dei tofi verso il centro dell’iride o il loro allineamento: sono segnali di aggravamento della stasi e degli accumuli patologici nell’area di riflesso interessata dall’anomalia. Può esservi indicazione di predisposizione alla degenerazione tissutale anche di tipo tumorale. Anche la concatenazione dei tofi è un indice di aggravamento delle predisposizioni idrogenoidi.


Diatesi dell’acido urico
È caratterizzata dalla presenza di depositi (placche o nuvole) di colore bianco-grigio o giallo-marrone (rappresentazione dell’accumulo di acido urico) alla periferia dell’iride e da un aspetto “sbiancato” diffuso.
La caratteristica di questo tipo è quella di eliminare principalmente attraverso i reni ed i polmoni (organi emuntori preferenziali).

Tendenze patologiche:
- Artrosi, gotta, reumatismi
- Litiasi (urati ed ossalati), miocardite reumatica
- Tendenza organica costituzionale all’acidosi
- In età avanzata questi soggetti presentano facilmente ipertensione arteriosa essenziale

Se le placche sono di colore giallognolo e confluiscono tra loro, si avrà un aggravamento del quadro generale.


Diatesi discrasica
Il termine “discrasia” indica un’alterazione causata da un sovraccarico di tossine nel sangue, nella linfa e nel tessuto connettivo. Infatti, il soggetto discrasico dal punto di vista iridologico presenta vari pigmenti di diversi colori, provenienti quindi da diversi organi, cioè da fegato, pancreas, reni, vescica biliare: gli organi emuntori saranno tutti in un certo grado predisposti al sovraccarico, con conseguente facilità all’auto-intossinazione dovuta alla difficoltà di drenare efficacemente le scorie organiche.

Le più comuni tendenze patologiche in questi soggetti saranno:
- Patologie epatiche e biliari
- Patologie pancreatiche (anche diabete)
- Infiammazioni generalizzate delle articolazioni
- Patologie del tessuto connettivo
- Disturbi intestinali
- Tendenza, in caso di aggravamento della stasi, a tumori maligni

Spesso presentano acidosi organico diffusa.



26/03/2014