LE PAROLE “BUONE” PER RITROVARE SPONTANEITÀ E CONSAPEVOLEZZA - 1^ parte
Dopo aver esaminato alcuni tra i principali aspetti negativi che le tecniche standard di “comunicazione efficace” generalmente presentano, possiamo ora voltare pagina e cambiare tono per proporvi le nostre “Regole d’oro” che si prefiggono ben altri intenti.
Alla base delle dritte che saranno illustrate nelle prossime pagine, vi è di certo un obiettivo di fondo.
Non si tratta di un fine utilitaristico, bensì della conquista di una propria consapevolezza, affinchè tutte le parole che pronunciamo siano davvero le nostre, le uniche in grado di arricchirci e di fortificarci, facilitando la nostra relazione con noi stessi e il mondo.
Come infatti abbiamo già visto, le parole “sbagliate” sono fonte di malessere più o meno profondo. Ed è dunque di vitale importanza imparare a riconoscerle e “gestirle” all’interno dei vari ambiti dell’esistenza: la famiglia, gli amici, il lavoro e anche il dialogo con noi stessi. Per il momento, impariamo inanzitutto una “grammatica di base”, utile in qualsiasi circostanza per trasformare quanto più possibile funzionale e salutare: perchè le parole “buone” ed efficaci sono soltanto quelle che ci fanno stare bene.
Di Vittorio Caprioglio
28/03/2014
Importanza della comunicazione e linguaggio del corpo