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Il paradigma informazionale in Medicina Quantistica

Il paradigma informazionale in Medicina Quantistica



Dalle teorie ed osservazioni illustrate si evince come il concetto di linguaggio ed informazione sia di fondamentale importanza ed abbia un ruolo chiave nella bioregolazione, andando oltre la convenzionale nozione molecolare di informazione.
Alcuni interventi di guarigione potrebbero coinvolgere una informazione associata all'intenzione conscia mediando degli effetti benefici, oppure un'informazione proveniente dal campo elettromagnetico endogeno che può essere scambiata tra terapeuta e paziente.
L'omeopatia si basa su una forma di informazione immagazzinata nella materia e rilasciata nell'organismo, nel quale agisce a livello di bioregolazione.
Le terapie elettromagnetiche (magnetoterapia, campi elettromagnetici pulsati, TENS) si basano sull'interazione tra una bioinformazione (che, come si è visto, si esplica attraverso una sorta di linguaggio di natura frequenziale) ed il campo elettromagnetico endogeno.
Tale concetto di informazione non è nuovo ed esclusivo della Medicna Quantistica: è oramai noto come il DNA immagazzini informazione genetica e come altre biomolecole trasferiscano segnali all'interno della cellula. Si pensi inoltre a termini quali “riconoscimento molecolare”, “recettori”, “codice genetico”, “trascrizione”, “traduzione”, largamente utilizzati in Biologia .
Il concetto di informazione è dunque già presente nella scienza medica, anche se celato da terminologie più specifiche.
La vita stessa può essere definita come un sistema che immagazzina e processa le informazioni necessarie alla sua sopravvivenza e riproduzione. La cellula stessa, anche in virtù di quanto esposto in questa trattazione, può essere vista come una macchina che processa informazioni.
Sebbene il concetto di informazione costituisca dunque una parte importante della Medicina Tradizionale, è altresì vero che alcuni principi fondamentali di quest'ultima possono essere messi in discussione se si analizza in modo approfondito ciò che il termine informazione racchiude.
Come asserito da Polanyi (Professore in Fisica presso l'Università di Manchester e membro della “American Academy of Arts and Sciences”), non è possibile dedurre i principi operativi e le condizioni al contorno che governano le funzioni di una macchina dalla semplice analisi dell'hardware, per quanto dettagliata sia.
E' necessario dunque, soprattutto nella scienza medica, andare oltre i concetti meccanici sviluppati per macchine e strumentazioni. La differenza fondamentale tra macchine e sistemi viventi consiste nel numero di connessioni interne e con l'ambiente, limitate nelle macchine le quali esistono e funzionano indipendentemente dall'ambiente che le circonda.
I sistemi viventi sono di contro caratterizzati da un'immensa rete di interconnessioni interne ed esterne, in parte dipendenti dai propri sistemi di adattamento: il continuo scambio di informazioni è dunque essenziale al fine di mantenere l'integrità. Un organismo vivente è molto più di un insieme di organi e tessuti: deve essere inteso come un'unica entità in grado di esistere, mantenersi, riprodursi, rispondere agli stimoli ambientali ed interagire con altri organismi.
Esiste pertanto una fitta rete di relazioni tra i livelli dell'organismo, ed un continuo scambio di informazioni tra ed all'interno degli elementi che costituiscono tali livelli.
La differenza tra sistemi viventi e sistemi non viventi consta dunque nel maggior numero e maggiore complessità dei livelli di cui sono costituiti i primi.
Il concetto di flusso di informazioni tra questi livelli, i più complessi dei quali non sono scomponibili in livelli più semplici, risulta essere un nuovo modo di vedere gli organismi viventi, sicuramente diverso dall'ottica della fisica classica. I livelli più alti dell'organizzazione possono dunque essere regolati da principi addizionali che, sebbene non violino le leggi della fisica e della chimica, non possono essere determinati e descritti a priori da tali leggi, come il determinismo della fisica classica prevede. Per avere un'idea più chiara di questi livelli e principi più alti dell'organizzazione si pensi ad esempio alla coscienza, all'intenzione oppure all'interazione tra mente e corpo.
Come descritto in precedenza, i livelli più bassi dell'organizzazione (ad esempio le biomolecole) possono essere considerati come codici molecolari che trasferiscono l'informazione, attuata attraverso le reazioni biochimiche del cui innesco sono responsabili.
L'informazione rappresenta dunque un concetto molto ampio che coinvolge tutti i livelli gerarchici del sistema vivente, unificandoli anzichè dividerli per scomporli in sottosistemi.
L'informazione unifica dunque tutte le teorie scientifiche riguardanti la medicina energetica (applicazione di campi elettromagnetici, omeopatia, agopuntura) ed induce ad andare oltre il semplice concetto di “trasferimento di energia” tenendo conto di fattori come l'intenzione, la comunicazione, la coscienza. L'informazione è di solito trasportata dall'energia alla materia, trascendendone i principi della fisica classica.


29/03/2014
''Le nuove frontiere della medicina'' a cura del dott. Salvatore Tomasone