IL SISTEMA ENERGETICO E I DISTURBI EMOZIONALI
Il prana e la gestione delle emozioni
Il soggetto, come afferma il Tantra, attraverso l’osservazione consapevole di sè impara a riconoscere i propri stati emotivi, sa, che quella situazione l’ha già incontrata e quando si ripeterà potrà ad esempio controllare il respiro per evitare uno stato ansioso. Se il soggetto rinuncia ad attivarsi in tal senso è probabile che di fronte ad una situazione difficile abbandonerà il campo oppure metterà in atto comportamenti antisociali. Infatti, quando non riusciamo a gestire le nostre emozioni, corriamo il rischio di divenire disadattati alla vita e ridurre le nostre aspettative personali.
Il processo di gestione delle emozioni, nello yoga, è legato alla capacità del soggetto di imparare a gestire il prana (energia vitale). Tali flussi energetici sono composti da due elementi: prana shakti energia vitale e manas shakti energia mentale, chiamati nel Tantra shiva e shakti e nello yoga ida e pingala.
I disturbi emozionali, così come le malattie, come abbiamo già detto, hanno origine in uno scompenso energetico cioè nell’alterazione dei processi di funzionamento di ida e pingala.
Secondo lo Swara yoga (una branca dello yoga che si occupa specificatamente delle studio dei cicli respiratori), è possibile controllare il funzionamento del sistema energetico attraverso una rilevazione della dominanza dell’aria nelle narici. Gli yogi utilizzano un sistema semplice e praticabile da tutti: controllano, facendo una rilevazione sistematica, il flusso dell’aria nelle narici. Nei soggetti in un buono stato di salute, l’aria dovrebbe fluire in modo maggiore attraverso una narice e, dopo circa un’ora e trenta, dovrebbe divenire dominante il passaggio dell’aria nell’altra narice. Se ciò non accade c’è uno scompenso che può riguardare il piano fisico, psico-mentale e spirituale.
Tornando alle emozioni possiamo affermare che le problematiche psichiche che il soggetto non affronta o non riesce a gestire (disagio emotivo), spesso strutturano anche dei blocchi a livello fisico: irrigidimenti muscolari che impediscono la circolazione di energia e diminuiscono l’irrorazione sanguinea e l’ossigenazione delle parti bloccate. Se il soggetto continua a ignorare la problematica emotiva che determina l’irrigidimento, si modificheranno sempre più le sue modalità di reazione a tali eventi, fino a giungere all’insorgenza di vere e proprie patologie psico-fisiche. Utilizzando alcune tecniche derivanti dallo yoga e dagli insegnamenti di Satyananda Saraswati, svilupperemo un sistema d’intervento, che nella mia esperienza ventennale d’insegnante di yoga, si è dimostrato valido e ha prodotto risultati significativi.
29/03/2014
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