CIÒ CHE SI CONOSCE E NON, NELL’INTERAZIONE TRA INDIVIDUI
La consapevolezza del processo comunicativo non sempre è determinata in maniera chiara tra gli esseri umani, perchè questi tendono a manifestare una certa ambiguità, intendendo per ambiguità la volontà di dare al messaggio la capacità di possedere diverse interpretazioni, al fine di:
- Possedere un più ampio spazio di manovra nel determinare o essere determinati in termini comportamentali;
- Mascherare delle immagini del sè non ritenute opportune in un determinato contesto;
- Difendersi inconsciamente da comportamenti che possono essere oggetto d’ansia
La “finestra di Johari” è una sintesi delle possibili situazioni che si possono avere in un processo comunicativo. Nella situazione 1 le informazioni sono conosciute da tutti i soggetti che interagiscono; nella numero 2 il soggetto protagonista dell’interlocuzione è inconsapevole di alcune informazioni di cui gli altri sono consapevoli; nella numero 3 il soggetto protagonista conosce delle informazioni di cui gli altri sono ignari; nella 4 infine tutti gli interlocutori sono ignari di elementi che influenzano la situazione, tali elementi vengono rappresentati ma sotto una veste che non li rende riconoscibili per il loro contenuto reale.
Un buon comunicatore deve:
- Eliminare quelle zone cieche di se stesso che possono renderlo non credibili e contraddittorio;
- Riconoscere le zone che il proprio interlocutore nasconde.
29/03/2014
''Gli strumenti per essere vincenti'': metodi e tecniche per conoscersi e valorizzarsi, a cura dello psicologo Pino Fiore